4×400 Italia è finale, brillano Kovacs e Hassan

4×400 Italia è finale, brillano Kovacs e Hassan
5 ottobre 2019

Il settimo posto delle ragazze della staffetta veloce (Johanelis Herrera-Abreu, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Irene Siragusa, crono di 42.98) consegna all’Italia il quinto piazzamento nelle finali mondiali di Doha, al termine di una gara di elevatissimo contenuto tecnico (oro alla Giamaica in 41.44, argento alla Gran Bretagna, 41.85, bronzo agli Stati Uniti, 42.10). La straordinaria prestazione del quartetto della 4×400 maschile (Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, Matteo Galvan e Davide Re), terzo in semifinale con 3:01.60 grazie ad una strepitosa rimonta di Re (da sesto a terzo), porta l’Italia nella finale iridata della staffetta del miglio. Non ce la fanno, al contrario, le ragazze (Mariabenedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Raphaela Lukudo), che terminano none, in 3:27.57, a soli 17 centesimi dalla promozione.

Di grande impatto l’esordio nel Mondiale di Luminosa Bogliolo, capace di vincere la sua batteria dei 100hs in un convincente 12.80 (+0.2), per l’accesso alla semifinale di domani. Chi pensava, alla vigilia, che la rassegna iridata di Doha sarebbe scivolata via senza risultati di rilievo, sara’ rimasto senza parole. Anche questa sera, al Khalifa, si vola. I 1500 metri donne sono, tempi alla mano, una delle piu’ grandi gare della storia: a vincere e’ Sifan Hassan, per una doppietta attesa – dopo l’oro dei 10000m – ma non in questa misura. L’olandese, gia’ al centro delle polemiche per l’affaire-Salazar, corre in 3:51.95, sesta prestazione mondiale all-time, trascinando un totale di nove atlete (!) al di sotto dei 4 minuti. E con un ultimo giro da meno di 60 secondi. L’argento va alla keniana Faith Kypiegon (3:54.22, record nazionale), il bronzo all’etiope Gudaf Tsegay (3:54.38). La statunitense Shelby Houlihan non sale sul podio con 3:54.99, la cifra del record continentale nordamericano; e la britannica Laura Muir, unica ad aver realmente provato ad attaccare la Hassan, e’ quinta in 3:55.76.

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Il getto del peso non e’ da meno, per valore dei risultati. Le tre medaglie stanno tutte in un solo centimetro. Vince lo statunitense Joe Kovacs con 22,91, davanti al connazionale Ryan Crouser (22,90) e al neozelandese Tom Walsh (anche lui 22,90); il brasiliano Romani, capace di 22,53, e’ solo quarto. I 5000 metri sono ancora terreno di scontro Europa-Africa: la giovane tedesca Konstanze Klosterhalfen, compagna d’allenamento della Hassan in Oregon, prova fino all’ultimo giro ad opporsi allo strapotere keniano, ma Obiri (oro in 14:26.72) e Kipkemboi (argento in 14:27.49) la beffano nel finale, lasciandole il bronzo (14:28.43). Nel triplo donne, la venezuelana Yulimar Rojas ottiene l’eccezionale misura di 15,37, a soli 23 centimetri dal primato del mondo (e a 4 dal proprio miglior risultato di sempre, gia’ seconda prestazione all-time). La staffetta 4×100 maschile, gia’ stratosferica in semifinale, regala la seconda miglior prestazione mondiale di sempre, firmata dagli Stati Uniti, oro in 37.11 (il record mondiale della Giamaica di Bolt resta lassu’, a quota 36.84); record europeo per la Gran Bretagna, seconda in 37.36, e bronzo al Giappone, anche in questo caso record continentale (d’Asia) in 37.43. Il Brasile, quarto in 37.72, firma il terzo primato continentale della incredibile prova.

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