Malumori in Forza Italia su ‘gestione Brunetta’. Ma Berlusconi gli rinnova fiducia

Malumori in Forza Italia su ‘gestione Brunetta’. Ma Berlusconi gli rinnova fiducia
2 dicembre 2015

di Barbara Acquaviti

Il tema non è nuovo. Perché non è certo la prima volta dall’inizio della legislatura che il gruppo di Forza Italia alla Camera è in preda ai mal di pancia e che nel mirino degli scontenti finisce la gestione di Renato Brunetta. Come non è la prima volta che circolano voci di un tentativo di sostituirlo. Ed è quello che è successo anche Ieri. Ma con uno step in più: l’avvio di una raccolta firme per chiedere una maggiore democrazia nel gruppo e più condivisione nelle scelte. E, inoltre, il nome di un possibile successore: Elio Vito. Questa volta, come tutte le altre, però, a stoppare le polemiche sul nascere è stato Silvio Berlusconi attraverso una nota in cui ribadisce tutta la sua fiducia. “E’ un combattente coraggioso e intelligente che mi è sempre stato vicino con generosità e coerenza”, mette nero su bianco il Cavaliere che non a caso rilancia con un invito a evitare le divisioni. “Credo che la cosa più importante ora – afferma – sia l’unità dei nostri parlamentari, attraverso il rilancio della nostra azione politica, come risultante di un sereno confronto tra gli attuali vertici del gruppo e tutti i deputati”.

Insomma, da Arcore Silvio Berlusconi è costretto ancora una volta a tentare di mettere pace in un partito ormai balcanizzato, e si sa quanto sia allergico ad occuparsi di quelle che considera “piccole beghe di bottega”. Ma, raccontano, sarebbe stato lo stesso Brunetta a insistere perchè l’ex premier prendesse una posizione pubblica sulla faccenda. Lo stesso capogruppo, peraltro, dopo aver annusato l’aria che tirava aveva cercato di frenare la fronda convocando per domani alle 15 una riunione del gruppo con all’ordine del giorno “il rilancio organizzativo”. ifficile dopo la nota di Berlusconi che il malumore possa deflagrare: ma certo i problemi sul tappeto restano. La stessa scelta dei candidati alla Consulta, per esempio, non è mai passata attraverso una riunione dei gruppi ma è stata semplicemente comunicata via sms a deputati e senatori. D’altra parte, anche il gruppo azzurro di palazzo Madama non è avulso da malumori. Ma in più nel mirino dei deputati ci sarebbero anche le spese per la gestione del ‘Mattinale’, la nota politica che fa capo direttamente a Brunetta.

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