A Taiwan nozze gay di militari con tanto di parata dell’esercito

30 ottobre 2020

Due matrimoni di coppie gay di militari, celebrati apertamente assieme a decine di coppie eterosessuali in un evento di massa delle forze armate di Taiwan, con tanto di parata con la banda dell’esercito: così la piccola Repubblica di Cina insulare continua a bruciare le tappe dell’emancipazione LGTB, ponendosi all’avanguardia in Asia. Dopo la legge del maggio 2019 che ammette matrimoni fra persone dello stesso sesso, Taiwan ha continuato a progredire verso la parità dei diritti anche nell’ambito militare, uno di quelli tradizionalmente più ostili alle nozze gay.

Le coppie gay, vestite secondo la tradizione “etero” dei matrimoni militari (uomo in divisa, donna con abito da sposa), erano riconoscibili grazie a delle bandierine arcobaleno. “Sì, siamo davvero commosse ed emozionate di essere sposate legalmente e molto felici di poterlo celebrare così. È un grande passo avanti per le forze armate del nostro paese, è lodevole da parte loro. Grazie a tutti”. “Abbiamo preso la decisione di partecipare a questo evento nella speranza che più coppie gay nelle forze armate abbiano il coraggio di fare coming out, perché le nostre forze armate cono molto aperte. Siamo tutti uguali nel nome dell’amore”.

Taiwan, la Cina nazionale nata alla fine degli anni ’40 sotto il governo del “generalissimo” nazionalista Chiang-Kai-shek, è stata per decenni un paese immerso in un forte autoritarismo di stampo militare, me negli ultimi 10-15 anni si è trasformata in una democrazia liberale sempre più aperta sui temi di diritti civili. La capitale, Taipei, ospita ogni anno quello che è di gran lunga il più grande gay-pride del continente asiatico.

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