Berlusconi a processo per corruzione in atti giudiziari. Sette milioni per “silenzio” di Ruby

Berlusconi a processo per corruzione in atti giudiziari. Sette milioni per “silenzio” di Ruby
Karima El Marough, meglio nota come Ruby Rubacuori
28 gennaio 2017

Silvio Berlusconi sarà processato per corruzione in atti giudiziari. Il gip di Milano, Carlo Ottone de Marchi, ha accolto la richiesta dei pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano e lo ha rinviato a giudizio per il caso ribattezzato “Ruby Ter”. Il processo, per l’ex premier, prenderà il via il prossimo 5 aprile davanti ai giudici della IV sezione penale del Tribunale di Milano. L’ex capo del governo è accusato di aver corrotto con 10 milioni di euro complessivi le cosiddette “olgettine” e gli altri ospiti delle serate di Arcore per spingerli a rendere dichiarazioni false o reticenti durante le loro testimonianze rese nelle aule dei processi Ruby (che lo vedeva imputato per concussione e prostituzione minorile e che si è chiuso con la sua assoluzione definitiva in Cassazione) e Ruby-bis.

RUBY La fetta più grande della torta sarebbe andata a Karima el Maharoug, più conosciuta con il soprannome di Ruby: Berlusconi avrebbe comprato il suo “silenzio” con 7 milioni di euro per scongiurare il rischio che la marocchina rivelasse a stampa e magistratura di aver avuto rapporti sessuali con lui. Altre “olgettine” sarebbero invece state ricompensate con pagamenti mensili compresi tra i 2 e i 5 mila euro. Altre ancora avrebbero invece beneficiato di case messe a loro disposizione a titolo gratuito: Barbara Guerra avrebbe ottenuto una villa a Bernareggio (valore 800 mila euro) progettata dall’archistar Carlo Botta, Iris Berardi un appartamento a Segrate, centro alle porte di Milano. Soldi e regali che secondo i magistrati milanesi avevano un unico obiettivo: indurre le ospiti del leader di Forza Italia a negare l’esistenza di quel “sistema prostitutivo” che caratterizzava lo svolgimento delle serate di Villa San Martino.

LA DIFESA Duro il commento di Federico Cecconi, uno dei legali dell’ex premier: “Berlusconi finisce sotto processo per il reato di generosità. Prendiamo atto di questo rinvio a giudizio e in dibattimento confidiamo nella possibilità di dimostrare l’estraneità di Berlusconi rispetto ai fatti contestati dalla Procura”. Il processo che prenderà il via ad aprile vedrà l’ex premier come unico imputato. La sua posizione processuale era stata infatti stralciata rispetto a quella degli altri 23 imputati a ottobre scorso per motivi di salute legati all’intervento al cuore del luglio scorso. Il gup Laura Marchiondelli aveva infatti accolto la richiesta di legittimo impedimento dell’ex premier, l’udienza preliminare è stata di fatto azzerata ed è ripartita davanti al gup Ottone De Marchi che oggi ha deciso di rinviarlo a giudizio. Ma non è escluso che i due procedimenti vengano riunificati per questioni di economia processuale. A Berlusconi tocca fare anche i conti con il quarto filone di indagine sul caso Ruby. I pm Gaglio e Siciliano gli contestano di aver continuato a pagare mensilmente 13 ragazze fino al novembre scorso. Anche in questo caso dovrà difendersi dall’accusa di corruzione in atti giudiziari.

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CARFAGNA “Sono ormai 20 anni che assistiamo ad un’ invasione di campo da parte di una piccola parte della magistratura che usa gli strumenti a sua disposizione per tentare di abbattere e screditare quelli che vengono ritenuti avversari politici. Avevamo sperato che questa stagione si fosse finalmente conclusa, invece, con l’ennesimo rinvio a giudizio ai danni di Silvio Berlusconi, abbiamo capito che purtroppo non è così. Il Presidente Berlusconi ha dimostrato di essere più forte di qualsiasi accanimento ed azione giudiziaria pretestuosa e strumentale, ha dimostrato che nulla lo può piegare e di certo non lo farà questa ennesima assurda accusa”. Lo dichiara in una nota Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia.

ROMANI “Ci risiamo. Appena si prospetta all’orizzonte il ritorno alle urne, mentre si attende nel 2017 la decisione della Corte di Strasburgo, con un sincronismo quanto meno sospetto arriva il rinvio a giudizio del presidente Berlusconi. Anni e anni di accanimento, ore e ore che una certa magistratura ha dedicato a un solo uomo. E tutto questo mentre i vertici della Cassazione, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, denunciano che la giustizia è al collasso. Resisti, presidente! Forza Italia al Senato è con te. Dimostrerai ancora una volta l’estraneità ai fatti che ti vengono ingiustamente contestati”. Lo dichiara Paolo Romani, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato.

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GASPARRI “Mai parole furono più profetiche. Quando il Primo presidente della Cassazione, nell’inaugurare l’Anno giudiziario, ha messo nel mirino le attività di certi magistrati, le distorsioni anche mediatiche di certi processi arrivando a proporre delle finestre di controllo giurisdizionale nelle indagini forse già si profilava l’ennesimo assurdo rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi. Berlusconi è nel mirino della magistratura da anni. L’accanimento nei suoi confronti li ha spinti addirittura a contestargli l’eccessiva generosità”. Così Maurizio Gasparri senatore di Fi. “Incredibile che questa vicenda sia poi stata affrontata in contemporanea con l’apertura a Milano dell’anno giudiziario. Quasi una temeraria scelta ideologica e programmatica. Siamo di fronte alla prevaricazione che si fa sistema e Stato. Ma noi continuiamo a confidare nella giustizia e siamo certi che anche queste ultime incredibili accuse contro il nostro leader cadranno. Forza Presidente”.

GELMINI “Il nuovo rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi – dopo l’assoluzione nel cosiddetto processo Ruby – non ha alcuna spiegazione plausibile. Se non la ricerca, a tutti i costi, di un percorso infinito, con l’unico scopo di tentare di allontanare dalla scena politica il leader del centrodestra. Una scelta che mal si concilia con la ricerca di giustizia. E che non riuscirà nell’intento. La nostra fiducia nella giustizia non cambia. La certezza che Berlusconi saprà superare anche questa prova, nemmeno”. Così Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera.

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“Chiunque aspiri a ricoprire un ruolo pubblico o politico in Italia prima o poi è costretto a subire le attenzioni di una magistratura dilagante nel proprio potere autoreferenziale e privo di qualsiasi effettivo controllo. Da oltre 20 anni il presidente Berlusconi è tormentato da una magistratura che lo ha accusato, sempre senza successo, di ogni possibile reato”. Così l’avvocato ed esponente di FI, Niccolò Ghedini, commenta il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi. “Soltanto in un caso, con modalità che saranno a breve accertate dalla Cedu e che non potranno che essere considerate anomale – aggiunge -, si è potuti pervenire ad una ingiusta sentenza di condanna. E dopo essere stato pienamente assolto nella vicenda Ruby che ha provocato allora la caduta del governo Berlusconi, l’ultimo votato dagli italiani, si è quest’oggi addivenuti all’assurdo più incredibile, durante uno dei momenti più critici della storia politica ed economica del paese e dell’Europa”.

NAPOLI “Il nuovo attacco giudiziario contro il presidente Silvio Berlusconi non sorprende tanto per la clamorosa infondatezza delle accuse, cosa alla quale si è purtroppo abituati. È invece allarmante per la straordinaria tempistica politica. Berlusconi è in questo momento il perno di quel fronte che resiste a una corsa cieca e affannata verso il voto che porterebbe, come dicono tutti i sondaggi e gli opinionisti più equilibrati, a un pericoloso disordine poiché nessuna maggioranza potrebbe uscire dalle urne”. Così Osvaldo Napoli, vice responsabile Enti locali di Forza Italia.

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