Binaghi: “Il caso Giorgi è da telefono azzurro”

Binaghi: “Il caso Giorgi è da telefono azzurro”
12 aprile 2016

camila giorgi“Il caso di Camila Giorgi (foto) è più da telefono azzurro che tecnico-sportivo”. Così il presidente della federtennis, Angelo Binaghi, a margine della presentazione degli internazionali di tennis in corso al Foro Italico, risponde alla decisione della tennista marchigiana di rifiutare la convocazione per la sfida di Fed Cup in programma il prossimo week-end in Spagna. “Abbiamo capito subito che persona avessimo di fronte quando il padre ci ha chiesto 300 mila euro. Avevamo messo tutto nel conto. Abbiamo fatto molto bene, in modo molto chiaro, tutti gli accordi e i contratto. La Fit ha fatto tutto il massimo possibile, le abbiamo dato una casa come Tirrenia dove allenarsi e tutti i soldi che chiedeva perché era in condizioni economicamente disagiate e non era in grado di avere il livello di assistenza che deve avere una giocatrice del genere”. Nessun problema per la squadra azzurra. “Noi giochiamo con Vinci ed Errani che mi sembra abbiano un palmares ben differente”. Binaghi va giù ancora più duro: “La Fit, anche per quello fatto dalle ragazze ha raggiunto dignità e livello da non essere messo a confronto con il padre della Giorgi”. Poi l’affondo: “Mi hanno detto che lui ha fatto la guerra delle Malvinas e l’ha persa, noi abbiamo fatto tante altre battaglie in questi 15 anni a cominciare da quella per il rispetto della maglia azzurra e le abbiamo vinte tutte”.

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