Brexit, le reazioni europee: Regno unito rischia uscita brutale dall’Ue

Brexit, le reazioni europee: Regno unito rischia uscita brutale dall’Ue
16 gennaio 2019

L’Unione europea e i suoi Stati membri stimano che il rifiuto da parte del Parlamento britannico dell’accordo per la Brexit tra Londra e Bruxelles pone il Regno Unito a rischio di una brutale uscita dall’Ue. “Esorto il Regno Unito a chiarire le sue intenzioni al più presto possibile. Non rimane molto tempo”, ha commentato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. “L’accordo sul ritiro è un compromesso equo e rappresenta il miglior accordo possibile. Riduce gli effetti negativi della Brexit sui cittadini e sulle imprese in tutta Europa ed è l’unico modo per garantire un ritiro ordinato del Regno Unito dall’Unione europea”, ha insistito. “Il rischio di un ritiro disordinato dal Regno Unito è aumentato con il voto di stasera (ieri, ndr), e anche se non desideriamo un’eventualità del genere, la Commissione europea continuerà il suo lavoro urgente per contribuire a garantire che l’Ue sia completamente preparati”, ha aggiunto Juncker.

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, da parte sua, si chiede: “Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole che ci sia un accordo, chi avrà finalmente il coraggio di dire qual è l’unico risultato positivo?”. Per il capo negoziatore della Brexit, Michel Barnier, “ora spetta al governo britannico dire quale sarà il prossimo passo”: “l’Ue rimarrà unita e determinata a raggiungere un accordo”, ha spiegato. Secondo il ministro tedesco delle Finanze Olaf Scholz si è trattato di “un giorno amaro per l’Europa”. “Siamo pronti, ma una Brexit dura è la peggiore di tutte le possibilità per l’Ue, ma soprattutto per il Regno Unito”, è il suo pensiero. Mentre il presidente del Partito democratico cristiano (Cdu), Annegret Kramp-Karrenbauer, ha sottolineato che “una Brexit dura sarebbe la peggiore di tutte le opzioni”.

Leggi anche:
Venezuela, gli Stati Uniti reintroducono sanzioni su petrolio e gas

Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha commentato: “La pressione è piuttosto a casa loro (dei britannici, ndr). In ogni caso, dovremo negoziare con loro un periodo di transizione perché gli inglesi non possono permettersi di non avere un aereo che decolla o atterra in territorio britannico, e i loro supermercati, il 70%, sono riforniti da ciò che arriva dall’Europa continentale”. Secondo l’esecutivo di Parigi, inoltre, “sfortunatamente il risultato del voto aumenta il rischio di una Brexit disordinata, quindi il governo continuerà ad intensificare i suoi preparativi per un risultato del genere”.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha detto, da parte sua che “in ogni caso, non ci sarà una rinegoziazione dell’accordo di ritiro”, mentre il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha spiegato che “un’uscita disordinata sarebbe negativa per l’Ue e catastrofica per il Regno Unito”. Il governo italiano, infine, ha preso atto del voto del Parlamento britannico che ha respinto la ratifica dell’Accordo di Recesso del Regno Unito dall’Unione europea. In attesa di un chiarimento delle intenzioni del Governo britannico sui prossimi sviluppi, continuerà a lavorare in stretto contatto con le Istituzioni e gli altri Stati membri dell’Ue per limitare le conseguenze negative della Brexit. Inoltre, ha fatto sapere l’esecutivo di Roma, saranno intensificati i preparativi per essere pronti a tutti gli scenari, incluso quello poco auspicabile di un recesso senza accordo il 29 marzo 2019. askanews

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti