Caos Lega Serie A, Figc nomina Giancarlo Abete commissario

Caos Lega Serie A, Figc nomina Giancarlo Abete commissario
Giancarlo Abete
18 dicembre 2019

“Una persona di grande equilibrio e di esperienza che gia’ conosce il nostro mondo perfettamente e cosi’ le dinamiche della Lega”. Gabriele Gravina definisce cosi’ Giancarlo Abete, annunciando la sua nomina da parte del consiglio federale quale commissario della Lega di A dopo le dimissioni di Mario Cicala per “conflitto d’interesse che ha fatto venire meno il rapporto di fiducia” a causa del suo coinvolgimento nell’organigramma della Lazio. Per parte sua, l’ex magistrato, nella lettera di dimissioni ha sottolineato di essere “malamente stupito dalla sfacciataggine con cui e’ stata strumentalizzata la mia disponibilita’ di supplente al Consiglio di sorveglianza della Ss Lazio; disponibilita’ che mai si e’ concretata in un rapporto di collaborazione ne’ tantomento ha comportato alcun compenso”. Spettera’ dunque all’ex presidente della Figc l’arduo compito di mettere ordine alla caos che si e’ scatenato a via Rosellini dopo le dimissioni dell’ex numero uno della Lega Gaetano Micciche’. “Abete e’ una figura equidistante che merita rispetto, e’ una garanzia oltre ogni ragionevole dubbio e sospetto”, prosegue Gravina al termine di un consiglio che, nonostante qualche mugugno (Lotito ha lasciato la Federcalcio sbraitando al telefono) ha votato compatto a favore di Abete con la sola eccezione del presidente della Lega di B Mauro Balata, che si e’ astenuto. Abete avra’ un ruolo da “traghettatore con incarico a tempo senza possibilita’ di rivendicare prospettive di ruoli futuri”, spiega Gravina riferendo dei contenuti della telefonata risolutoria con l’ok di Abete.

“L’auspicio e’ che la Lega A, nel piu’ breve tempo possibile proceda ad individuare la sua nuova governance”. Un ruolo a tempo, con scadenza 10 marzo 2020: “Tutto il tempo utile per convocare quattro assemblee elettive”, fino ad arrivare alla maggioranza semplice. In ballo c’e’ soprattutto la battaglia sui diritti tv, l’auspicio di Gravina e’ quello che “uno dei nodi cruciali sul quale la Lega di A deve fondare le sue prospettive future deve essere affrontato da una governance stabile e democraticamente eletta”. Quindi Abete “traghettatore” fino a nuova elezione, a partire dalla prossima assemblea elettiva dell’8 gennaio. Tutt’altro che facile, per questo il presidente federale lancia anche un monito ai 20 presidenti di A: “Siamo molto attenti al fatto che sia un confronto democratico e che si vada oltre alla tensioni personali che non fanno bene al calcio, alla Lega e alle persone”. Dal monito all’ultimatum il passo poi e’ breve: “In caso di comportamenti positivi daremo massime garanzie di tutela dei principi democratici – conclude Gravina – altrimenti il consiglio federale adottera’ altri tipi di provvedimenti”. Tra i nodi, anche l’adeguamento dello statuto ai principi informatori del Coni: “Lo statuto non lo puo’ modificare il commissario – precisa il capo del calcio italiano – e’ la Lega che dovra’ lavorare assieme al commissario”. In tema di Lega, a Gravina non e’ piaciuta neanche la campagna pubblicitaria della Serie A con le tre scimmie: “Si e’ andati oltre ogni limite – conclude – Chiariremo le eventuali responsabilita’ dei soggetti che hanno posto in essere questa campagna”.

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