Cede cavalcavia nel Lecchese, un morto e 5 feriti. Anas, lo stavamo ispezionando

Cede cavalcavia nel Lecchese, un morto e 5 feriti. Anas, lo stavamo ispezionando
28 ottobre 2016

Sulla strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga cinque persone sono rimaste ferite e una è morta a causa del cedimento di un cavalcavia sovrastante l`arteria, lungo la provinciale 49. Quattro codici gialli di cui tre bambini, sono stati portati all’ospedale di Lecco. Inoltre il guidatore di un camion con trauma toracico è ricoverato con codice giallo, sempre a Lecco. Niente da fare per un sesto coinvolto, che è deceduto. Sono intervenuti il personale del 118, le squadre Anas, i Vigili del Fuoco e le Forze dell`Ordine per i primi accertamenti e le operazioni di soccorso. L’Anas comunica che, in seguito al tragico incidente, la strada è stata chiusa in corrispondenza del km 41,000, tra i comuni di Cesana Brianza e Annone, in provincia di Lecco. Il traffico è stato deviato sulla viabilità locale con uscita obbligatoria a Bosisio Parini in direzione Nord e a Suello in direzione Sud.

In merito alla tragedia, l’Anas informa che, secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni dei fatti, “il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36 al km 41,900, sul quale alle ore 17.20 è ceduto il cavalcavia n.17 della strada provinciale SP49, già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia. Subito dopo il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della Provincia hanno richiesto un`ordinanza formale da parte di Anas che implicava l`ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato”. “È stato inoltre accertato – conclude l’Anas – che il Tir che è precipitato dal cavalcavia provinciale era un trasporto di bobine di acciaio il cui notevole peso non è al momento noto”.

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Una denuncia alla Procura della Repubblica di Lecco per il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti. La annuncia il Codacons, che domani depositerà un formale esposto alla magistratura sul caso del cavalcavia crollato oggi sulla statale 36. “Una tragedia inaccettabile che, se confermate le indiscrezioni emerse in queste ore, potrebbe addirittura essere frutto della malaburocrazia tra enti stradali – spiega l’associazione – Vogliamo capire perché la statale 36 non sia stata chiusa in quel tratto con effetto immediato dopo i primi cedimenti, e chiediamo alla Procura di accertare le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, allo scopo di verificare i fatti alla luce della possibile fattispecie di “Attentato alla sicurezza dei trasporti”. L’art. 432 del codice penale, infatti, afferma che “Chiunque pone in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro, la pena è della reclusione da tre a dieci anni”.

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