Cei contro unioni civili: “Il sì del Senato è un attacco ideologico”

Cei contro unioni civili: “Il sì del Senato è un attacco ideologico”
27 marzo 2015

di Giuseppe Novelli

“Non confondere il doverso rispetto dei diritti individuali con l’appiattimento tra matrimonio e unioni civili, che è una tentazione sempre in agguato e non riguarda solo questi aspetti”. Il rischio ha spiegato il segretario generale della Cei Nunzio Galantino, “è quello di arrivare a equiparare cose diverse utilizzando in maniera impropria lo strumento giuridico”. Galantino parla il giorno dopo il sì del Senato alle unioni civili. Parole ancora dure, il vescovo, le ha spese nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale Permanente, per quella che ha definito con le parole di Papa Francesco “una colonizzazione ideologica del gender nelle scuole italiane”. “Non è un caso – ha sottolineato – che ci sia stato chi ha voluto introdurre in maniera scorretta e surrettizia nella scuola certi testi. Tutti siamo d’accordo sul combattere il bullismo, ma rimane l’azione surrettizia e scorretta compiuta senza interpellare i genitori”. Per il segretario Cei, gli autori di tale iniziativa “devono essere gramsciani buoni, sono andati a farla nella scuola, non in piazza”. Meno severo Galantino è stato verso la diocesi di Bolzano-Bressanone che come le altre chiese locali di area germanofona ha ufficializzato la richiesta di aprire alla comunione ai divorziati risposati, oltre che il superamento del celibato per i presbiteri e il diaconato da estendere alle donne.

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“Sono proposte: è bene – ha chiarito il presule – che nella Chiesa si discuta e ci si confronti anche con posizioni diverse da quelle ufficiali. Ma poi ci sara’ il Sinodo che deciderà un orientamento comune: non è che Bolzano può andare per la sua strada come se dipendesse ancora da Ceccopeppe”. La Chiesa Italiana segue con fiducia il cammino indicato da Papa Francesco sui vari temi, tanto che, si è appreso oggi, sarà lo stesso presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, il referente dei vescovi in tema di lotta agli abusi e alla pedofilia. Inoltre, ha anticipato Galantino, seguendo l’esempio della nuova Commissione vaticana per la protezione dei minori, si costituira’ un analogo organismo anche in Italia, e con gli esperti ne faranno parte pure alcune vittime di ecclesiastici. Francesco, che riceverà il neo presidente italiano Mattarella il prossimo 18 aprile in Vaticano, il 21 maggio chiuderà i lavori dell’Assemblea della Cei, infine il 10 novembre si recherà a Prato per incontrare i lavoratori (anche cinesi) e a Firenze per il Convegno Ecclesiale Nazionale e una mega celebrazione nello Stadio Artemio Franchi con tutti i vescovi italiani.

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