Cgil e Uil in piazza il 29 novembre, Salvini precetta lo sciopero

Cgil e Uil in piazza il 29 novembre, Salvini precetta lo sciopero
Matteo Salvini
27 novembre 2024

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro al Ministero delle Infrastrutture tra il ministro Matteo Salvini e le organizzazioni sindacali, in preparazione dello sciopero generale programmato per venerdì 29 novembre. Questo incontro è stato caratterizzato da tensioni e divergenze significative, poiché il ministro ha firmato la precettazione, riducendo la durata dello sciopero da otto a quattro ore. “Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos, ho deciso di intervenire direttamente,” ha dichiarato Salvini in un videomessaggio, sottolineando l’importanza di garantire il diritto al lavoro per la maggioranza degli italiani.

Le reazioni dei sindacati

Le reazioni da parte dei sindacati non si sono fatte attendere. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha affermato: “Noi rispettiamo le regole. Se ci sarà una precettazione, la impugneremo e ci rivolgeremo alla magistratura.” Anche Maria Grazia Gabrielli della Cgil ha espresso la volontà di valutare gli atti e di procedere con un ricorso al Tar, evidenziando che “la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali”.

Il Codacons

Il Codacons ha preso posizione sulla questione, affermando che “se non sarà trovato un accordo con i sindacati di categoria, il Governo deve ricorrere allo strumento della precettazione per obbligare i lavoratori a ridurre la durata della protesta a 4 ore”. L’associazione ha evidenziato come “i cittadini sono esasperati dal continuo ricorso allo strumento dello sciopero da parte dei sindacati”. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha aggiunto: “Non contestiamo il diritto allo sciopero né le giuste richieste dei lavoratori, ma le modalità con cui vengono rivendicati i diritti”.

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Il contesto

Lo sciopero generale del 29 novembre coinvolgerà vari settori pubblici e privati, con esclusione del trasporto ferroviario. I sindacati Cgil e Uil hanno confermato la loro posizione, ribadendo che “riconfermiamo lo sciopero di 8 ore anche per il Tpl e il trasporto aereo”. La Commissione di garanzia sugli scioperi aveva già richiesto una riduzione della durata della protesta a sole quattro ore per limitare i disagi ai cittadini. I segretari generali di Cgil e Uil hanno denunciato che le richieste del governo mirano a limitare ulteriormente il diritto di sciopero.

La tensione tra governo e sindacati sembra destinata a intensificarsi nei prossimi giorni, mentre si avvicina la data dello sciopero generale. La questione centrale rimane quella della tutela dei diritti dei lavoratori rispetto alle esigenze di mobilità dei cittadini, in un contesto economico e sociale sempre più complesso. Come ha sottolineato Maurizio Landini della Cgil: “Va anche ricordato che, per tutelare la mobilità e i diritti dei cittadini, non devono bloccare gli scioperi, devono rinnovare i contratti”.

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