Comunicare per valorizzare, parola di Alessandro Arrighi. Cantieri aperti per la “Fabbrica dei Leader”

Comunicare per valorizzare, parola di Alessandro Arrighi. Cantieri aperti per la “Fabbrica dei Leader”
8 gennaio 2017

Al momento si lavora dietro le quinte. Una squadra di specialisti sta preparando il grande evento di Roma in programma 21 e 22 gennaio. L’iniziativa, ‘La Fabbrica dei Leader’, è organizzata dalla IndexWay, di Alessandro Arrighi. Una fabbrica di buoni comunicatori, dediti a far emergere i valori basilari di ogni genere di comunicazione. Tra i coach che parteciperanno alla manifestazione, Tiziana Rocca, Ambrogio Crespi, Luigi Crespi, Carlo Freccero, Luca Telese, Roberto Re, Beau Toskic. E Arrighi, titolare e fondatore della IndexWay.

Dottor Arrighi, ‘La Fabbrica dei Leader’ è la prima grande iniziativa di Indexway, come nasce?
“Non, come IndexWay abbiamo debuttato nel cinema prima al festival di Venezia e poi a quello di Roma con il docufilm di Ambrogio Crespi ‘Spes contra Spem’. Poi siamo presenti dalla nostra nascita nel mondo delle ricerche, fondamentali nel nostro processo operativo, con Index Research”.

Quindi, la Fabbrica…
“Ho cominciato a studiare i modelli di comunicazione dei Leader nel 2004 con Gianfranco Rebora, allora rettore dell’Università di Castellanza, poi ho sempre lavorato su modelli per lo sviluppo di valore mediante la comunicazione. L’anno scorso sulla base della mia esperienza, ho creduto che Luigi Crespi avesse le carte in regola per salire su un palco e occuparsi di formazione indipendente. Ha una forza è un energia unica e storie straordinarie è una competenza rara di questi tempi. Tutti elementi fondamentali. Ho fatto fatica a convincerlo ma una volta partito è un panzer. Luigi Crespi ha messo intorno a se una serie di figure che rispecchiano un percorso formativo suggestivo è unico. alfanoPorta una ventata di novità anche nel mercato della formazione, ecco perché i leader di mercato come Alfio Bardolla e Roberto Re lo hanno appoggiato apertamente. Mi aspetto da questa esperienza una piccola rivoluzione nel settore”.

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Ci sono ancora margini di mercato?
“Decisamente sì. Il settore è dominato da grandi personaggi, con abilità personali straordinarie, e talora, come nel caso di Alfio Bardolla e di Roberto Re, anche con grandi aziende alle spalle. Ma sono tutti dei ‘liberi battitori’: un grande personaggio intorno al quale ruotano una serie di formatori sostituibili. Noi invece abbiamo creato un’offerta per un pubblico molto più esigente, che entra in una sorta di ‘fabbrica multimediale’ per lavorare fianco a fianco con tutti i più grandi esperti della formazione”.

E dal punto di vista del prodotto che cosa insegnate.
“Almeno due cose. Ad essere media di sé stessi, in un mondo in cui tutti provano ad esserlo, ma la maggior parte delle persone, produce messaggi, per i quali i Social contano centinaia o anche migliaia di visualizzazioni ma che in realtà non sono recepiti da nessuno. Ma soprattutto, proponiamo il nostro modello: insegniamo qual è la regola base per arrivare al successo in pochi mesi di lavoro diventando il più prestigioso istituto di sondaggi italiano, o per diventare evento speciale a Venezia o vincere il Festival di Taormina, oppure, per vincere o fare vincere le elezioni in più paesi come ha fatto Luigi Crespi. simonaIl segreto di un Leader è sapere creare un gruppo: un gruppo di persone estremamente capaci, disposte a seguirlo, e sulle quali po’ contare e che sanno di essere insostituibili e che non saranno sostituiti mai. Insegnamo che il Leader è colui che non ha solo il consenso, ma che ottiene un sentimento quasi d’amore, di grande stima o amicizia, delle persone con cui lavora, e non colui che acquista una serie di mercenari”.

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Di certo sta creando una grande aspettativa
“Ne sono convinto, IndexWay la newFactory è un iniziativa che parte con grandi ambizioni nazionali e internazionali, un progetto imprenditoriale che punta a creare valore generando valore in un percorso innovativo è capace di cambiare paradigma. Ho lavorato ad una nuova metodologia d’impresa per anni e oggi la stiamo costruendo interdisciplinare, flessibile e moderna, inclusiva e innovativa. Capace di dare servizi e soluzioni a tutti un accesso all’eccellenza e alla conoscenza diffuso e perché no, anche democratico”. (Red. Eco.)

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