Consulenze al Comune di Salemi, Corte dei conti condanna l’ex sindaco Sgarbi

Consulenze al Comune di Salemi, Corte dei conti condanna l’ex sindaco Sgarbi
14 luglio 2016

La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato l’ex sindaco del Comune di Salemi Vittorio Sgarbi e l’ex vicesindaco Antonella Favuzza a risarcire alle casse comunali, rispettivamente, le somme di 89.655 euro e di 85.547 euro. Il giudizio a carico degli ex amministratori ha avuto origine da una segnalazione della prefettura di Trapani che ha accertato presunte irregolarita’ nel conferimento degli incarichi a esperti esterni nominati e prorogati, con numerosi provvedimenti emessi tra il 2008 e il 2011. La Sezione giurisdizionale ha quindi condannato Sgarbi e Favuzza al risarcimento del danno, corrispondente ai compensi erogati a sette consulenti nominati e successivamente prorogati, in violazione della disciplina normativa regionale e statale. In particolare, gli amministratori condannati non hanno proceduto ad effettuare la ricerca delle figure specializzate tra i dipendenti comunali, non hanno proceduto ad alcuna selezione o esame comparativo, ne’ hanno dimostrato che i consulenti nominati fossero provvisti della indispensabile specifica professionalita’, necessaria per ricoprire l’incarico.

Alcuni di essi erano pure sprovvisti della laurea e nei loro curriculum non era rintracciabile quella particolare specializzazione tale da giustificare la nomina. Per una ipotesi in particolare, il danno contestato aveva ad oggetto il rimborso di spese di missione in Italia e all’estero, alle quali la Sezione ha disconosciuto qualsiasi utilita’ e riferibilita’ al Comune. Nella motivazione della sentenza si legge che “il sindaco Sgarbi e il vicesindaco Favuzza hanno posto in essere una condotta contrastante con i canoni della buona amministrazione e con i principi di trasparenza, di efficienza e di sana e prudente gestione delle risorse pubbliche. Le determinazioni sono state, infatti, adottate al di fuori della disciplina applicabile e tale comportamento e’ stato connotato quanto meno dall’elemento psicologico della colpa grave, poiche’ gli amministratori hanno violato i principi fondamentali che presiedono all’attivita’ amministrativa, nonche’ a disposizioni di facile interpretazione”.

Leggi anche:
Chico Forti torna in Italia, il 65enne italiano trasferito a Rebibbia
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti