Contraffazione, in Europa ogni anno si perdono 1,3 miliardi in vini e alcolici

Contraffazione, in Europa ogni anno si perdono 1,3 miliardi in vini e alcolici
26 luglio 2016

Il 4,4 % delle vendite legittime di alcolici e il 2,3 % di quelle dei vini vanno persi ogni anno a causa della contraffazione nel settore delle bevande alcoliche. Tali mancate vendite si traducono in una perdita diretta di 4 800 posti di lavoro nei relativi settori, poiché i legittimi produttori assumono meno personale di quanto avrebbero fatto in assenza di contraffazione. E’ quanto emerge da un nuovo studio dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO). Prendendo in considerazione anche gli effetti a catena che vini e alcolici contraffatti hanno sul mercato, vanno aggiunti 18 500 posti di lavoro persi per l’economia dell’UE, di cui 8 600 nel settore agricolo e 1 300 in quello alimentare. In termini di entrate statali, tra imposte sul reddito delle famiglie, contributi previdenziali, prelievo fiscale sulle aziende, IVA e accise, nell’UE a 28 la perdita annuale complessiva dovuta alla presenza di prodotti contraffatti in tali settori è stimata a 1,2 miliardi di EUR. “Il settore dei vini e degli alcolici nell’UE – ha dichiarato in un comunicato il Direttore esecutivo dell’EUIPO, António Campinos – è composto per la stragrande maggioranza da imprese di piccole e medie dimensioni che impiegano mediamente 10 lavoratori ciascuna. Lo studio evidenzia l’impatto economico della contraffazione in tale settore e le relative conseguenze per l’economia dell’UE nel suo complesso. Le conclusioni che ne abbiamo tratto sono volte ad assistere i responsabili delle politiche nella risposta che sono chiamati a dare ai problemi causati dalla contraffazione in questo settore cruciale dell’economia”.

Lo studio odierno è l’ottavo di una serie pubblicata dall’EUIPO tramite l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, in merito all’impatto economico della contraffazione nei settori industriali dell’UE. Gli studi precedenti di tale serie hanno analizzato settori quali industria discografica, orologi e gioielli, borse e valigie, giochi e giocattoli, articoli sportivi, abbigliamento, calzature e accessori nonché cosmetici e prodotti per la cura personale. Ecco la situazione per i maggiori Paesi dell’Unione. Spagna: lo studio stima pari a 263 milioni di EUR l’anno la perdita per il settore della produzione iberica di vini e alcolici in conseguenza della contraffazione, e a 90 milioni di EUR l’anno quella per l’erario spagnolo per la mancata riscossione delle accise. Francia: secondo le stime, la contraffazione costa al settore di vini e alcolici d’Oltralpe 136 milioni di EUR l’anno in mancate vendite. A questi si aggiungono 100 milioni di EUR di accise perse a causa della presenza sul mercato di prodotti contraffatti. Italia: nel complesso, i settori dei vini e degli alcolici del paese perdono annualmente 162 milioni di EUR, ossia il 2,7 % del mercato complessivo, cui si aggiungono 18 milioni di EUR l’anno in mancate accise. Germania: lo studio stima pari a 140 milioni di EUR l’anno le perdite per il settore produttivo tedesco, più 65 milioni di EUR in accise non riscosse. Regno Unito: il totale delle mancate vendite nel settore della produzione di vini e alcolici è stimato a 87 milioni di EUR l’anno, di cui 25 per gli alcolici e 62 per i vini, e quello delle mancate accise a 197 milioni di EUR l’anno.

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