Coronavirus implacabile, torna a salire il numero dei morti. Ma calano i contagiati. Multe fino a 3mila euro

24 marzo 2020

Rallenta per il terzo giorno consecutivo il numero di contagiati dal Coronavirus in Italia ma quello dei morti torna a crescere rispetto a ieri: 743, che portano il totale delle vittime italiane del Covid-19 a 6.820. L’ultimo bollettino della Protezione civile sulla situazione del coronavirus, ci fa ritornare con i piedi per terra rispetto agli ultimi due giorni che hanno registrato un calo consecutivo di contagiati e vittime. Complessivamente fino alle 17 di oggi, 69.176 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus. Attualmente sono 54.030 le persone positive, con un incremento di 3.612 rispetto a ieri. Sono 8.326 le persone guarite, con un aumento di 894 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 6.820, 743 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. “Sono 3.396 i pazienti in terapia intensiva, il 6% del totale, mentre sono 21.937 i ricoverati in ospedale”. 

“Vorrei fare un augurio particolare a Guido Bertolaso, che oggi è risultato positivo”, ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli. Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, intanto, annuncia che “i laboratori in grado di fare diagnostica, al 20 marzo sono aumentati a 77”. “C’è in corso una valutazione di approcci diagnostici per l’identificazione dell’Rna virale, il golden standard, che possono ridurre i tempi tecnici rispetto ai test tradizionali, fino a tempi strettissimi”, ha detto Locatelli.

Intanto, il Consiglio dei ministri vara un nuovo decreto. E’ lo stesso premier Giuseppe Conte a spiegare in diretta Facebook in una conferenza stampa con i giornalisti collegati anche in streaming il provvedimento. Per quanto riguarda le multe sono previste da 400 a 3000 euro per violazioni. “Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo – dice Conte -. Con questo decreto legge abbiamo regolamentato piu’ puntualmente e in modo piu’ trasparente i rapporti tra l’attivita’ del governo e del parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.

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