E’ morto Larry King, era affetto da Covid-19

23 gennaio 2021

Il famoso anchorman Usa, Larry King, è morto all’età di 87 anni sabato mattina al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Lo annuncia il suo account Twitter, non specificando la causa della morte. Si sa però che Larry King aveva di recente preso il Covid-19. Infatti, il celebre giornalista americano era stato ricoverato al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles, circa un mese fa, proprio a causa del coronavirus. Il giornalista, storico volto della Cnn, soffriva di diabete, in passato ha avuto seri problemi cardiaci e nel 2017 è stato operato per un tumore ai polmoni. Quest’anno ha perso due figli, Andy e Chaia, nel giro di poco più di tre settimane: il primo è morto per un attacco cardiaco il 28 luglio, mentre la seconda è deceduta il 20 agosto a causa di un tumore ai polmoni.

Da Yasser Arafat a Vladimir Putin, da Marlon Brando a Liza Minelli, Frank Sinatra, Barbra Streisand. E soprattutto tutti i presidenti americani dal 1974 a oggi. Larry King, all’anagrafe Lawrence Harvey Zeiger, era l’anchorman per definizione. Storico volto della Cnn, famoso per le sue maniche di camicia arrotolate e le onnipresenti bretelle, King era nato a New York il 19 novembre 1933 da Jennie Gitlitz, nata a Vilnius, in Lituania, e Aaron Zeiger, proprietario di un ristorante nato a Kolomyia, Ucraina. I suoi genitori erano ebrei ortodossi. Il padre morì a 44 anni di un attacco di cuore lasciando la moglie e i due figli in condizioni economiche così difficili da dover essere supportati dai servizi sociali. Il più colpito emotivamente fu proprio Larry, che perse interesse per la scuola. Aveva condotto il Larry King Live sulla Cnn dal 1985 al 2010, uno dei più longevi il talk show americani, e negli ultimi tempi conduceva il Larry King Now su Hulu e RT America, oltre al domenicale Politicking with Larry King sugli stessi due canali online. Il suo esordio nel mondo dei mass media risale al 1957 com il disc-jockey presso una stazione radio di Miami Beach, in Florida.

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Fu in quel periodo che, dietro consiglio del suo manager, cambiò il suo cognome in King. Nel 1978 divenne commentatore di partite di football americano. Nel 1997 King fu una delle 34 celebrità a firmare una lettera aperta all’allora cancelliere tedesco Helmut Kohl, pubblicata come annuncio pubblicitario sull’International Herald Tribune, che protestava contro il trattamento degli scientologisti in Germania, confrontandolo con l’oppressione dei nazisti negli anni ’30. Altri firmatari furono Dustin Hoffman e Goldie Hawn. Aveva messo a segno numerosi scoop, come nel 1992 quando Ross Perot annunciò la sua candidatura alla Casa Bianca proprio al suo microfono. Preferiva domande per “scavare” meglio il personaggio. Come quando chiese a Richard Nixon cosa provasse ogni volta che guidava in prossimità dell`hotel Watergate. L`anno passato era stato uno tragico. Ad agosto, a distanza di tre settimane aveva perso due figli: Chaia per un cancro ai polmoni ed Andy per infarto.. Gli altri figli non hanno potuto visitarlo durante il suo ricovero in ospedale, a causa delle rigide misure sanitarie per il Covid del Cedars Sinai Medical Center. Larry King si sposò otto volte, con sette donne diverse, dalle quali ha avuto cinque figli.

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