Ebola, l’infermiera Usa non rispetta quarantena ed esce in bici

30 ottobre 2014

Un giro in bicicletta con il fidanzato nonostante le autorità del stato del Maine le avessero ordinato di restare in casa in quarantena. Continua il braccio di ferro tra Kaci Hickox – l’infermiera rientrata dall’Africa e messa in isolamento in New Jersey, poi dimessa – e lo stato in cui risiede (il Maine) che le aveva esplicitamente ordinato di restare a casa fino alla scadenza dei 21 giorni di osservazione nei quali è possibile sviluppare Ebola. Ma la battaglia portata avanti da Hickox, che ha annunciato che farà causa contro il New Jersey che l’ha messa in quarantena senza che avesse alcun sintomo del virus, mette in luce lo scontro che sta avvenendo tra lo stato federale e il Cdc da una parte e alcuni stati dall’altra. In particolare il New Jersey e New York che prevedono l’isolamento per gli operatori sanitari di ritorno dall’Africa occidentale anche se non hanno segni della malattia. Il presidente Barack Obama e i suoi funzionari si sono opposti a questa misura, definendola senza basi scientifiche, visto che Ebola si diffonde solo attraverso contatti con liquidi corporei di persone ammalate. Intanto si attende la prossima mossa del Maine: le autorità sanitarie dello stato avevano detto di essere pronte di chiedere una autorizzazione al tribunale per obbligare Hickox a restare a casa. Lei dice che non si fermerà: “Non posso stare a guardare mentre vengono calpestati i miei diritti civili”, ha detto al canale televisivo Nbc.

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