Ex agente accusato di morte George Floyd libero su cauzione (1 mln $)

8 ottobre 2020

Derek Chauvin, l’ex agente della polizia di Minneapolis accusato dell’omicidio di George Floyd, è stato rilasciato su cauzione dopo il versamento di un milione di dollari. Chauvin è accusato di aver ucciso Floyd tenendo un ginocchio sul collo dell’uomo per otto minuti durante un fermo di polizia lo scorso 25 maggio. E’ stato rilasciato con la condizionale e dovrà presentarsi in tribunale a marzo del prossimo anno. La notizia ha fatto scalpore e centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Minneapolis, ora si teme che possano riesplodere le tensioni razziali a poche settimane delle elezioni presidenziali.

Chauvin, 44 anni, era detenuto dal 31 maggio dopo il suo arresto. Gli altri ex poliziotti, Tou Thao, J. Alexander Kueng e il 37enne Thomas Lane, dovranno rispondere delle accuse di aver aiutato e favorito sia l’omicidio involontario di secondo grado sia l’omicidio colposo di secondo grado. Chauvin, insieme ai tre altri agenti, bloccò per un controllo Big Floyd, come lo chiamavano familiari ed amici per la sua stazza. Ma la situazione presto degenerò: le immagini shock riprese dai passanti e dalle body cam indossate dagli agenti mostrano come l’agente buttò pancia a terra l’uomo disarmato tenendogli il collo premuto con il proprio ginocchio.

Vane le preghiere con cui Floyd implorò di mollare la presa. “Mi stanno uccidendo, mi stanno uccidendo….”, si sente dire con voce ormai fioca e con le forze che lo stanno per abbandonare. Ma l’agente Derek Chauvin continua a tenergli premuto il ginocchio sul collo, mentre l’uomo per almeno 20 volte afferma ‘I can’t breathe’, non posso respirare. “Smettila di parlare, basta strillare, serve un sacco di ossigeno per parlare…”, le parole dell’agente.

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Qualche secondo dopo il cuore di George smette di battere. Secondo le perizie del medico legale la morte è sopravvenuta per asfissia. Ora Chauvin, con un passato di violazioni delle procedure e di poliziotto violento, dovrà rispondere di omicidio volontario davanti a una corte. Ma grazie ai soldi versati (un milione di dollari contro 1,25 milioni inizialmente richiesti) potrà attendere il processo in libertà. Inevitabile l’indignazione dei familiari della vittima. Intanto a Kenosha, in Wisconsin, Jacob Blake, l’altro afroamericano di 29 anni vittima in agosto di un clamoroso caso di violenza da parte degli agenti, è uscito dall’ospedale. Un poliziotto gli sparò alla spalle per ben sette volte. Rimasto paralizzato alle gambe, Blake sta ora compiendo un difficilissimo percorso di riabilitazione.

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