Falcone-Montanari, entro anno Polo civico-lista unitaria sinistre

Falcone-Montanari, entro anno Polo civico-lista unitaria sinistre
Anna Falcone e Tomaso Montanari
9 ottobre 2017

“Consideriamo chiusa la stagione del centro-sinistra. Il momento è ora: mettiamo a disposizione il metodo del Brancaccio affinché si arrivi ad un polo civico e di sinistra e, entro la fine dell’anno, ad una lista unica e unitaria”. All’indomani del divorzio Mdp-Pisapia anche i promotori dell’assemblea del Brancaccio rompono gli indugi e scelgono l’alleanza e il soggetto unitario delle “sinistre alternative al Pd”, voltando le spalle all’ ex sindaco di Milano. “Crediamo che davvero – hanno annunciato Falcone e Montanari a Roma- non si possa più aspettare: il momento è ora. Di fronte all’ennesima legge elettorale-truffa, a un dibattito mediatico-politico concentrato su leadership e personalismi, invece che sulle soluzioni ai problemi delle persone e sulla costruzione di una nuova visione di società e di Paese, una parte importante di cittadini ed elettori si sta chiedendo se andare o no a votare alle prossime elezioni politiche”. “Per cambiare veramente lo stato delle cose – hanno detto – occorre qualcosa di veramente nuovo: un progetto unitario più grande e ambizioso dei singoli pezzi, che vada oltre le prossime elezioni e abbia come denominatore comune il contrasto alle politiche neoliberiste. È per questo che consideriamo chiusa la stagione del centro-sinistra. A giugno, abbiamo lanciato il percorso ‘del Brancaccio’. Ora, quattro mesi e molte assemblee dopo, è a tutti chiaro che era la strada giusta. Per questo rilanciamo lo stesso obiettivo, con l’imperativo di partire, senza ulteriori tentennamenti, per la costruzione di un Polo civico e di Sinistra che confluisca, nell’immediato, in una lista unica nazionale e, in prospettiva, in un soggetto capace di dar vita a quella Sinistra che, in questo Paese, non c’è ancora”.

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“Oggi – hanno proseguito Anna Falcone e Tomaso Montanari- siamo qui per prendere atto, finalmente, che sono maturati anche in altri le ragioni e la volontà di lavorare per una lista unica della Sinistra. Le vicende di questi ultimi giorni hanno reso evidente la faglia di separazione tra chi rimane arroccato a vecchi schemi e condizionato dall’egemonia del Partito democratico, e le forze che intendono davvero cambiare lo stato delle cose. Per questo vogliamo mettere a disposizione il metodo e l’esperienza del Brancaccio. Continueremo con le assemblee locali delle “Cento piazze per il Programma”, che culmineranno in un grande incontro nazionale, a novembre”. “Contemporaneamente, verificheremo con i responsabili di tutte le forze politiche che si dichiarano alternative alle destre e al Pd la possibilità di costruire un calendario e un metodo condivisi che portino, prima della fine dell’anno, ad una lista unica ed unitaria per le prossime elezioni. E ribadiamo la centralità di una vasta partecipazione dal basso, che porti ad eleggere – col metodo una testa un voto – e secondo le modalità più trasparenti e plurali possibili, una grande assemblea che decida democraticamente sul programma finale e su candidati realmente espressione dei cittadini, con il più ampio spazio per donne e giovani. Le regole di questo processo saranno fondamentali: noi crediamo, per esempio, che sia inaccettabile il modello mediatico e ambiguo delle primarie”. “Perché il nostro impegno sia credibile e sia l’inizio di una nuova stagione politica – hanno concluso – è necessario un radicale rinnovamento di linguaggio e di leadership, un rinnovamento anche generazionale che rappresenti nei volti e nelle storie una sinistra non solo finalmente unita, ma realmente nuova e credibile. La nostra stessa condizione di cittadini, e non di politici di professione, ci impone un ruolo di garanzia, di stimolo e di controllo: al quale non verremo meno. Da oggi inizieremo a realizzare questo programma: con tutte e tutti coloro che vorranno starci. La politica – come ha detto Jeremy Corbyn – non deve tornare nelle scatole. E non lo farà”.

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