Festa della Repubblica, Mattarella: “Valori di libertà e pace alla base della nostra comunità”

Il 2 giugno 2025, Roma si è vestita a festa per celebrare il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Al centro della giornata, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria, rendendo omaggio al Milite Ignoto, simbolo eterno del sacrificio di chi ha dato la vita per la Patria. Un momento solenne, carico di emozione, che ha aperto ufficialmente le celebrazioni della Festa della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche dello Stato: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso.

La cerimonia si è svolta sotto il cielo terso della Capitale, che si è colorato di verde, bianco e rosso grazie al tradizionale sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Le Frecce Tricolori hanno disegnato un enorme Tricolore, accompagnando anche l’atterraggio spettacolare dei paracadutisti della Brigata Folgore, tra cui una donna, che hanno sventolato una gigantesca bandiera italiana di 200 metri quadrati davanti ai Fori Imperiali, teatro della parata militare che ha seguito l’omaggio al Milite Ignoto.

Nel suo messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, Mattarella ha ricordato con forza il significato storico e civile di questa giornata: “Settantanove anni or sono, il popolo italiano decretava, con il suo voto, la nascita della Repubblica, al culmine di un lungo percorso iniziato con la guerra di Liberazione. Con il referendum del 2 giugno 1946, gli italiani scelsero di proseguire in un cammino verso l’affermazione di valori di libertà, democrazia e pace, trasfusi nella Costituzione”.

Il Capo dello Stato ha voluto sottolineare la gratitudine della Repubblica verso le Forze Armate, che con abnegazione garantiscono la sicurezza in patria e all’estero, in un contesto internazionale segnato da crescenti minacce che richiedono solidarietà e cooperazione europea e atlantica. “L’Italia è fermamente schierata a sostegno di quanti operano affinché prevalgano i principi del diritto internazionale contro ogni aggressione e prevaricazione”, ha aggiunto, rivolgendosi con un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta ai Fori Imperiali, ha rilanciato un messaggio di orgoglio nazionale e unità: “Il 2 giugno celebriamo la nascita della nostra Repubblica. Un giorno che ci ricorda chi siamo: un popolo fiero, capace di rialzarsi dopo le prove più dure, tenendo saldi i valori della libertà, dell’unità e dell’identità nazionale. Essere italiani vuol dire appartenere a qualcosa di grande, che va difeso, amato, trasmesso”. Meloni ha anche espresso un netto richiamo alla memoria storica, criticando chi tenta di sminuire il ruolo delle Forze Armate, in particolare dei Bersaglieri, “grazie ai quali abbiamo una nazione”.

Anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana hanno voluto celebrare la sovranità popolare e la centralità della Costituzione, ricordando il valore della partecipazione democratica e il contributo delle donne nel referendum del 1946 e nell’Assemblea Costituente. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha infine rilanciato un monito sulle sfide contemporanee: “Viviamo tempi complessi, segnati da minacce nuove e multiformi. I confini della sicurezza si sono estesi allo spazio, al cyberspazio, ai fondali marini, alla sfera digitale. Occorre costruire una Difesa nazionale solida e interoperabile, che rafforzi la Nato e costruisca un pilastro europeo della Difesa”.

La Festa della Repubblica 2025 ha così confermato il suo ruolo di momento di riflessione e unità, un’occasione per guardare al passato con rispetto e al futuro con determinazione, nel segno dei valori che hanno fondato la nostra Repubblica: libertà, democrazia, pace. Un’Italia che celebra se stessa, onorando chi ha sacrificato tutto per lei e chi oggi la difende con coraggio e dedizione.