Sempre secondo alle voci raccolte dal Wsj, Google rivenderà servizi wireless su reti Sprint e T-Mobile in un accordo che è tutt’altro che insolito. Si chiama mobile virtual network operator agreement, o MVNO. Con esso di fatto i rivenditori come Google possono offrire servizi con il proprio brand. Dal canto loro gruppi come Sprint vendono l’accesso alle loro reti guadagnando consumatori senza dovere farsi carico dei costi per conquistarli. Rischi? Il fatto che Google possa imparare molto bene la gestione di questo servizio e così decidere di crearne uno proprio al 100%. Questi timori sarebbero stati controbilanciati da Sprint ponendo a Google un tetto massimo di utenti (per evitare che esploda) e lasciando aperta in ogni momento la possibilità di rinegoziare i termini dell’accordo.
Non solo produttore di sistemi operativi e di telefonini ma anche fornitore di servizi di telefonia mobile. Google infatti si prepara infatti a entrare nel mercato e così vendere servizi wireless direttamente ai consumatori grazie ad accordi con la terza e la quarta compagnia telefonica in Usa, rispettivamente Sprint e T-Mobile. In questo modo Mountain View ha deciso di appoggiarsi alle reti già esistenti invece di crearne e poi mantenerne una (scelta molto più costosa).
Ma cosa potrebbe rappresentare l’ingresso di Google nel settore? Di sicuro un taglio dei prezzi, in un mercato alle prese con una guerra sulle tariffe. La notizia è stata anticipata dal sito di tecnologia, The Information, e poi è stata ripresa dal Wall Street Journal. Secondo il quotidiano finanziario di New York, non è ancora chiaro quanto ampio sarà il servizio, i costi e quando sarà disponibile. Google potrebbe lanciare l’iniziativa prima in alcune città americane (come già fatto con altre iniziative) o renderlo disponibile solo agli utenti del suo servizio Internet a banda larga Google Fiber.
