Governo miopia su infrastrutture portuali

18 aprile 2014

“Ancora una volta Palermo rischia di perdere l’opportunità di mettere a segno una manovra di sviluppo delle infrastrutture portuali e dei circuiti imprenditoriali che ruotano intorno al settore del cabotaggio navale, che potrebbe, invece, rappresentare un significativo volano occupazionale”. Lo afferma il coordinatore regionale dell’NCD, Francesco Cascio, commentando quanto è emerso dall’audizione del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, alla commissione Ambiente della Camera. “Così dimostra – precisa Cascio – il fatto che Palermo abbia ritirato la propria candidatura rispetto alla selezione per lo smantellamento del relitto della Costa Concordia”.
“Questo ulteriore dietro front – aggiunge Cascio – della nostra Regione, rispetto ad un’occasione che avrebbe consentito di rilanciare l’attività delle aziende operanti nell’indotto portuale e di impiegare la nostra manodopera, rappresenta l’ennesima dimostrazione della miopia con cui il governo regionale programma e gestisce le politiche di sviluppo e occupazione, disattendendo l’obiettivo europeo, che, invece, attribuisce preminenza all’implementazione delle infrastrutture portuali. Ciò manda in fumo le risorse europee assegnate alla Sicilia”.
“Ci si ostina – sottolinea Cascio – a non volere prendere atto del fatto che 25mila imprese locali vendono i loro prodotti all’Estero, in assenza di un porto internazionale in Sicilia, nonostante i circa mille chilometri di costa e la collocazione naturalmente predominante nel Mediterraneo”. “Finché – conclude Cascio – si procederà con questa filosofia e si continueranno a disperdere i fondi europei a nostra disposizione, la nostra Isola rimarrà sempre più isolata dallo sviluppo e dal commercio”.

 

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