La Lega allarga i ristori, più fondi e platea più ampia

La Lega allarga i ristori, più fondi e platea più ampia
17 novembre 2018

La Lega insiste sul ristoro dei risparmiatori truffati dalle banche e presenta in commissione Bilancio della Camera un articolato emendamento per apportare all’articolo della manovra sul Fondo risparmiatori una serie di modifiche che fanno seguito alle molteplici richieste formulate in queste giorni dalle associazioni di categoria.

In primis quella che consente di agire in giudizio per il risarcimento della parte di danno eccedente il ristoro che verrà corrisposto e per aumentare la dotazione finanziaria del fondo, che viene estesa fino al 2026 con un importo fino a 2,5 miliardi, con le disponibilità del fondo conti dormienti che sono, quindi, prenotate già da ora al fine di incrementare la percentuale del ristoro. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario Massimo Bitonci che ha riferito anche come il meccanismo realizzato e fortemente voluto quest`estate in occasione dell`esame del decreto legge milleproroghe, stia già dando i suoi frutti essendo arrivate in questi giorni le prime erogazioni di risorse da parte della Consob per 40 risparmiatori. Nella sostanza sono state previste una serie di modifiche per ampliare sia il numero dei soggetti che potranno beneficare del ristoro sia la categoria dei titoli che vi danno diritto.

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Bitonci ha aggiunto che con l`emendamento è stata anche estesa la platea dei soggetti che potranno accedere al ristoro includendovi anche i risparmiatori in possesso di quote di partecipazione e di strumenti finanziari successivamente convertiti o rimborsati in azione e quelli vittime di “scavalcamento” e i casi di negoziazione in contropartita diretta. Inoltre, sono state ricomprese anche le società, che spesso sono state vittime delle cosiddette “baciate”. Resta precluso l`accesso all`Acf (Arbitro per le controversie finanziarie) per le società che hanno una connotazione speculativa, per le controparti qualificate e per i clienti professionali ai sensi del Tuf. “Abbiamo ritenuto di dover dare la possibilità – ha detto il sottosegretario – soprattutto alle piccole e medie imprese di poter far valere i loro diritti al ristoro. Considerato che l`acquisto degli strumenti in esame è avvenuto anche diversi anni addietro, nel prevedere una espressa deroga alla prescrizione legale, abbiamo anche stabilito che l`Acf, in sede di esame dei ricorsi, potrà applicare la normativa vigente all`epoca degli acquisti e, in ogni caso i principi giuridici dell`ordinamento”.

“Con l`emendamento, ha spiegato ancora il sottosegretario Bitonci – siamo andati in alcuni casi anche oltre le richieste pervenute dai risparmiatori”. In particolare è stata prevista la costituzione di una cabina di coordinamento al Mef per monitorare il processo di ristoro e per accelerare l`erogazione dei relativi importi sulla base delle pronunce favorevoli che interverranno, prevedendo espressamente che tale cabina di regia dovrà anche assicurare il collegamento permanente con le associazioni di categoria in modo da fornire loro un interlocutore che in ogni momento può fornire risposte”. Sono state introdotte, inoltre, semplificazioni qualora non dovesse essere reperita la documentazione occorrente per accedere ai ristori, prevedendo che, in alcuni casi, si possa ricorrere ad un`autocertificazione del risparmiatore ai sensi della vigente disciplina. 

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 Altre novità riguardano l`Acf. In particolare, la Consob dovrà individuare il presidente del Collegio arbitrale cui demandare il compito di assicurare il coordinamento operativo di tutti i collegi costituiti in modo da assicurare uniformità delle decisioni per i casi analoghi. E` stato espressamente previsto che la domanda per ottenere il ristoro dovrà avvenire con una modalità semplificata, specificando a tale proposito che essa dovrà prevedere “una modulistica predefinita che individua le fattispecie da contrassegnare, ove effettivamente ricorrenti, che ammettono alla pronuncia dell`Acf”. Si tratta di un percorso guidato che il risparmiatore dovrà seguire nella formulazione della domanda di ristoro.

Chi vorrà presentare un ricorso più articolato, potrà comunque farlo. Abbiamo espressamente stabilito, inoltre, che quando possibile si dovrà procedere senza contraddittorio: quindi si invia l`istanza corredata dalla documentazione e non serve più nulla per mettere in condizione il Collegio di decidere. “Abbiamo pensato, infine – ha detto – anche agli obbligazioni finora esclusi, rimettendoli in termine per la presentazione della domanda ai Collegi arbitrali Anac. Abbiamo ritenuto giusto, infatti, che estendendo la platea degli azioni e possessori di quote di partecipazione che potranno accedere al ristoro, analoga previsione dovesse essere introdotta anche per gli obbligazionisti”.

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