La Sicilia brucia, 500 interventi in 36 ore. La polizia segue la pista dolosa. Sindaco di Cefalù: “Situazione drammatica”

La Sicilia brucia, 500 interventi in 36 ore. La polizia segue la pista dolosa. Sindaco di Cefalù: “Situazione drammatica”
16 giugno 2016

2264445-canadair4 incedioLa Sicilia brucia. Da Palermo a Agrigento, da Trapani a Messina, il caldo record e il vento di scirocco stanno facendo divampare diversi roghi nella regione. Complessivamente sono stati 500 gli interventi effettuati nelle ultime 36 ore. Un inferno a cui tuttavia, gli investigatori vogliono vederci chiaro. E cosi a Cefalù si segue la pista dell’origine dolosa Il commissariato della polizia di Stato, diretto da Manfredi Borsellino, ha chiesto anche l’intervento della scientifica. L’ipotesi che dietro i roghi ci sia un piano criminale nasce dal fatto che i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori. Sul fronte della cronaca, una cinquantina di bambini di un asilo sono rimasti intossicati a causa del fumo che si è sprigionato dall’incendio che sta interessando il versante di Monte Caputo, a Monreale, in provincia di Palermo. La struttura dove si trovavano i bambini è stata evacuata, e i piccoli trasportati all’ospedale Ingrassia del capoluogo siciliano. Fortunatamente le loro condizioni non sono gravi, ma rimangono in osservazione nel nosocomio palermitano. Anche una decina di anziani sono rimasti avvelenati dal fumo. Non solo la provincia.

Le fiamme assediano anche la città di Palermo. Sterpaglie hanno preso fuoco in via Paruta. Ma a bruciare e’ soprattutto Montepellegrino, la montagna che sovrasta la citta’. Fiamme all’Acquasanta dove sono state sgomberate alcune famiglie. Una bambina di 9 anni e’ stata condotta in ospedale per intossicazione da fumo, mentre in periferia, allo Sperone, un’esplosione, probabilmente conseguente al cedimento di una conduttura del gas, ha provocato il ferimento di un anziano. Dalle centrale operativa del 118 fanno sapere che le ambulanze sono tutte mobilitate, per altri casi di intossicazione, leggere ustioni e malori. Una famiglia intrappolata in casa dalle fiamme, in via Mariano Campo, e’ stata liberata dai vigili del fuoco che hanno evacuato lo stabile. Pompieri e forze dell’ordine in azione sul ‘lato mare’ della citta’, tra via Critoforo Colombo, l’hotel Villa Igiea e la zona dell’Addaura. L’amministrazione comunale di Palermo ha deciso la chiusura di tutti i giardini e i parchi comunali della citta’ resteranno chiusi. Per avere una dimensione del caldo alle 14.27 Palermo registrava una temperatura di 47,5 gradi.

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Un centinaio di persone hanno dovuto lasciare le proprie case minacciate dagli incendi anche a Lascari, nel territorio di Cefalù. Intanto, proseguono le operazioni dei Vigili del Fuoco che hanno messo in azione nove squadre impegnate su quattro fronti di fuoco di cui uno sta invadendo anche la zona di Bisacquino. In azione pure quattro Canadair che dall’alba di stamani stanno effettuando lanci d’acqua dall’alto. In tilt il traffico ferroviario con sospensioni sulla linea Messina-Palermo, soprattutto tra Fiumteroto e Sant’Agata e Palermo e Sant’Agata di militello. Chiuse la statale 113, tra Lascari e Cefalu’, e l’autostrada Messina-Palermo, in entrambe le carreggiate tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, nonche’ l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, in entrambe le direzioni, a causa di un incendio ai margini dell’arteria, tra gli svincoli di Carini e Cinisi.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segue la difficile situazione in Sicilia. Palazzo Chigi e’ in continuo contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Dietro gli incendi ci sarebbe la mano di speculatori e criminali. Ne sono convinti il governatore Rosario Crocetta e il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, recentemente scampato a un agguato di mafia. “Non e’ casuale che questo drammatico scenario sia esploso – dice il presidente della Regione – alla vigilia della partenza del piano antincendio varato dalla Regione e quando era previsto lo Scirocco. E’ chiaramente un atto criminale”. Cosi’ Antoci: “E’ gia’ partita un’azione di repressione nei confronti degli ignobili individui che alimentano disastro e terrore. Adesso la priorita’ sara’ assicurare alla giustizia coloro che regolarmente ogni anno appiccano il fuoco, distruggendo i terreni e mettendo a repentaglio la vita delle popolazioni locali: non daremo tregua ai piromani, sara’ guerra spietata fin quando non verranno assicurati alla giustizia”. I focolai, come conferma la Protezione civile regionali, si sono moltiplicati in poco tempo e in tanti punti del territorio e cio’ ha reso tutto piu’ difficile, anche perche’ lo Scirocco ha impedito ai canadair di operare.

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La Protezione civile regionale intanto ha emesso un avviso per rischio incendi e ondate di calore per “temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione”. In azione anche la Protezione civile nazionale. “Il sistema è mobilitato, ora bisogna lavorare e sperare che il vento cali un po’, perché questo aiuterebbe le operazioni di spegnimento – dice il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio – . Faccio un appello a tutte le persone ad avere un comportamento di attenzione al territorio”. Curcio evidenzia di non essere in grado “di dire se si tratti di incendi dolosi o meno, ma di per sé gli incendi non si creano da soli e soprattutto se nascono in più luoghi diversi”. Il capo della Protezione civile nazionale afferma che “sono interessate le province di Palermo, Agrigento, Trapani, Messina” e che “l’attività di spegnimento è coordinata dalla Regione. La parte nazionale sta agendo coerentemente con le normative e quindi sta supportando la Regione con l’invio di mezzi aerei, cioè i Canadair, che però non sempre possono lavorare per le condizioni avverse del tempo. Si deve fare un lavoro straordinario a terra, ma sono mobilitate le forze del volontariato e i vigili del fuoco stanno mettendo in atto un dispositivo”.

“Siamo di fronte a una situazione drammatica”. Lo ha detto il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, commentando gli incendi che stanno devastando diversi comuni delle Madonie e che hanno portato alla chiusura dell’autostrada Palermo-Messina, tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, lasciando in pratica isolata Cefalù. In questo momento la cittadina turistica è raggiungibile solo dalla Statale 113, dove si cammina a passo d’uomo. “Le fiamme – spiega il sindaco – si sono dapprima sviluppate nella zona di Lascari e da lì, alimentate dal forte vento di scirocco, si sono via via estese fino alle spalle dell’Hotel Costa Verde (che è stato evacuato, ndr), e Mazzaforno, Capo Playa e rischiano adesso di raggiungere l’Hotel Santa Lucia, all’ingresso di Cefalù”.

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Nella qualità di Ufficiale di Governo e Responsabile della Protezione Civile Comunale, Lapunzina ha diffuso una nota con la quale informa i cittadini che “alle ore 14:30 di oggi, stante il grave incendio che ha colpito la città e la conseguente, urgente e indifferibile necessità di approvvigionamento idrico, registrandosi l’assenza di acqua nei serbatoi comunali, anche per la limitata produzione di risorsa potabilizzata ha provveduto ad aprire il by pass che immette acqua greggia nelle vasche di accumulo”. Il sindaco ha sottolineato che si tratta di una “informazione urgente ai cittadini, cui segue, nei tempi necessari, l’Ordinanza che fa divieto della risorsa per fini alimentari”. E proprio a Cafalù, la direzione sanitaria dell’ospedale Giglio fa sapere che “sono state sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati per la giornata odierna a causa del vasto incendio che sta interessando la cittadina turistica”. In mattinata sono stati, inoltre, dimessi i pazienti dimissibili e che tuttavia la “la situazione  è sotto controllo”.

Articolo aggiornato alle 18: 41

 

 

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