La vedova cambia versione: Emmanuel colpì Amedeo Mancini con un paletto. Ora rischia falsa testimonianza

La vedova cambia versione: Emmanuel colpì Amedeo Mancini con un paletto. Ora rischia falsa testimonianza
14 luglio 2016

Svolta nell’ omicidio di Fermo, la vedova di Emmanuel Chidi Nnamdi, Chinyere, ha fatto marcia indietro e ha cambiato la versione del suo racconto. Quello che ha dichiarato nei giorni successivi alla morte di suo marito sarebbe così in qualche modo falso. La donna, sentita una seconda volta dagli inquirenti, ha precisato che sarebbe stato il compagno a scagliare il paletto stradale contro il fermano e non il contrario, come finora sostenuto. In linea con le altre testimonianze, tutte concordi sul punto, Chinyere ha detto che durante la lite e la conseguente colluttazione, è stato Emmanuel ad afferrare il segnale stradale e a scaraventarlo contro Mancini il quale, in seguito al colpo, è caduto per terra. Nella prima versione, invece, la vedova aveva sostenuto che era stato il compagno il bersaglio del paletto. Ora, in seguito a quelle dichiarazioni, rischierebbe la falsa testimonianza.

A contraddire la prima versione della vedova ci sono le deposizioni dei 6 testimoni, che non si conoscono tra loro e che avvalano la versione di Mancini. Il quale ha sempre sostenuto di essere stato aggredito: “Ho visto gli immigrati armeggiare intorno alla macchina – ha detto l’ultrà – e ho usato quell’espressione offensiva”. Due testimoni hanno visto la rissa dall’inizio e hanno messo a verbale che, dopo l’insulto, hanno visto “Emmanuel afferrare il cartello stradale con base circolare di ferro e lo scaraventarlo contro Mancini colpendolo e facendolo cadere a terra”. Altre due testimoni, due operatrici umanitarie, hanno fatto sapere che mentre Mancini era a terra “l’uomo di colore cercava di colpirlo con i piedi mentre la donna tentava di colpirlo brandendo una scarpa in mano”.

Leggi anche:
Chico Forti torna in Italia, il 65enne italiano trasferito a Rebibbia

A quel punto, raccontano i teste, l’amico di Mancini ha cercato di riportare tutto alla calma, ma è stato aggredito dalla moglie di Emmanuel con una scarpa. Una delle testimoni chiama la polizia, mentre altri tre immigrati circondano Mancini. “Ho visto l’uomo di colore che indirizzava all’altro calci e manate in faccia e la donna lo aiutava con la scarpa – dicono i testimoni nelle loro deposizioni incrociate – Poi ho visto l’uomo dalla carnagione bianca colpire con un pugno l’uomo di colore che cadeva a terra”. Il nigeriano batte la testa e, come ha attestato l’autopsia, è proprio il colpo sul marciapiede che lo porta alla drammatica morte. All’arrivo dei vigili, però, Emmanuel è ancora in piedi, urla nella sua lingua, mentre Mancini spiega alle forze dell’ordine di essere stato aggredito e Chinyere di essere stata apostrofata come “scimmia”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti