M5S ricorda Crispi: “Si realizzi il piano per i disabili”

20 giugno 2016

Una mozione all’Ars, un intervento alla Camera e un’azione di pressing sul Comune di Palermo per sollecitare l’attuazione delle proposte a vantaggio delle persone disabili depositate a Palazzo delle Aquile un anno fa. E’ il ventaglio di iniziative messe in piedi dal Movimento 5 stelle per ricordare la figura Salvatore Crispi, il presidente del Coordinamento H Sicilia, leader per i diritti per le persone disabili, scomparso il 21 giugno dello scorso anno. “Crispi – afferma la deputata M5S alla Camera Giulia Di Vita – è stato per anni un punto di riferimento per il settore, ha sempre lottato per le fasce più deboli, i suoi sforzi come coordinatore del comitato che tutelava i soggetti meno fortunati sono stati fondamentali per la sensibilizzazione delle istituzioni, che oggi hanno il dovere morale di dare una risposta a lui e a tutte le persone disabili siciliane, realizzando gli obiettivi definiti dal piano triennale che da anni è rimasto inattuato”. E proprio alla realizzazione del Piano triennale a favore di queste persone, “partorito” da un tavolo tecnico regionale nel lontano 2005, ma rimasto colpevolmente solo sulla carta, mira la mozione presentata oggi all’Ars dal M5S (primo firmatario Giorgio Ciaccio).

L’atto, vuole impegnare il governo regionale all’attuazione del progetto “provvedendo in tempi brevi ad effettuare tutte quelle operazioni volte a coordinare i diversi enti coinvolti nella realizzazione degli obiettivi previsti e, contestualmente, a stanziare all’interno della prossima legge finanziaria le somme necessarie volte al raggiungimento degli obiettivi”. “Il piano triennale, approvato fin troppi anni fa dalla Regione – afferma la Di Vita – se realizzato è la giusta direzione in cui la Sicilia potrebbe muoversi e distinguersi, perfino a livello nazionale, per dare concreta attuazione a un’altra norma nazionale, la legge quadro 328 del 2000 che da 16 anni, purtroppo, non è mai stata applicata nel suo complesso. Le due norme insieme infatti, se messe in pratica concretamente, garantirebbero una migliore assistenza personalizzata a ciascun cittadino disabile in funzione dei propri bisogni e delle proprie capacità, e darebbero una maggiore serenità alle famiglie, le sole che al momento sono l’unico e vero sostegno alla disabilità con tutto ciò che ne consegue. Purtroppo i segnali che arrivano anche a livello nazionale sono altri, come l’approvazione pochi giorni fa a Montecitorio di una falsa legge sul “Dopo di noi”, ovvero l’assistenza alle persone disabili senza più i genitori, una legge che favorisce l’utilizzo di strumenti privati a chi può permetterselo, a discapito delle famiglie più povere, quelle a cui Salvatore Crispi si rivolgeva”

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