Maggioni, più inchieste e pochi talk. Virus? Nessuna epurazione

Maggioni, più inchieste e pochi talk. Virus? Nessuna epurazione
20 maggio 2016

“Non ci sto a vedere la Rai trasformata in un suk, quest’azienda merita più rispetto. Questo non è un mercato dove uscire allo scoperto e gridare per far sì che i difensori pubblici accorrano a difenderti. Le resistenze vengono da chi vede intaccata la sua zona di potere”. Intervistata da un quotidiano nazionale, la presidente della Rai Monica Msggioni assicura: “L’informazione non diminuisce e non diminuirà. Quel che c’è è un disegno generale di riscrittura dei racconti della realtà e una differenziazione dell’offerta sulle varie reti”. Maggioni sottolinea la “necessità di un racconto più complesso e più articolato di quel che si può trovare in uno studio dove ci si dà sulla voce. Oggi si può dare molto più fastidio alla politica che non fa le cose che promette andando nei luoghi e facendo le inchieste, piuttosto che chiudendosi in un salotto. C’è molta più scomodità – prosegue – nell’incontro diretto con la realtà. il programma di Giovanni Floris su La7, quando si sposta fuori dall’ambito stretto del talk, paradossalmente è molto molto più scomodo”. Maggioni smentisce l’accusa di epurazione per la chiusura del programma Virus di Nicola Porro: “Qualche epurazione nella mia vita l’ho vista davvero, ma mai con una trattativa in corso sul programma successivo, il mantenimento dello stesso trattamento economico, la possibilità di studiare un format diverso insieme al nuovo direttore di rete. Se le epurazioni sono così, vorrei essere epurata anch’io”. Quanto alla possibile chiusura di Ballarò, “l’autonomia editoriale dei nuovi direttori di rete è fondamentale”, chiosa.

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