Manovra, Corte dei Conti: bene sostegni ma chiarire direttrici riforme

Manovra, Corte dei Conti: bene sostegni ma chiarire direttrici riforme
25 novembre 2020

“Le difficoltà riconducibili all`emergenza sanitaria ancora in atto limitano significativamente la leggibilità del quadro entro cui si iscrive la manovra per il prossimo triennio. In essa convivono le esigenze poste dal sostegno da assicurare ai settori produttivi e ai cittadini colpiti dalla crisi con quelle, egualmente importanti, di consentire la definizione di un ambiente favorevole ad un recupero di adeguati livelli di crescita”. E` quanto si legge nella memoria sulla manovra di bilancio presentata dalle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Giudizio positivo anche per “la scelta di dare continuità alle misure di sostegno alla liquidità delle imprese, attraverso il sistema delle garanzie pubbliche, evitando il rischio di una loro traumatica interruzione” con il monito di procedere ad “un attento monitoraggio del trend di escussione delle garanzie, alla luce del crescente livello di indebitamento delle imprese, nonché dell`andamento del fenomeno dei non performing loan”. Bene, benchè “accompagnati da un sempre troppo elevato numero di misure di limitato importo” anche gli interventi dedicati “al sostegno delle aree del paese in maggiore difficoltà nel raggiungere adeguati livelli di crescita, attraverso decontribuzione e incentivi, e in generale l`abbattimento dell`onere fiscale”, “in attesa che l`impulso associabile ad un selezionato insieme di progetti infrastrutturali consenta di rafforzare lo stimolo anche sul fronte degli investimenti pubblici”.

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Tuttavia, la Corte ammonisce che “il raggiungimento dell`obiettivo programmatico di accelerazione dell`accumulo di capitale fisso non potrà riposare esclusivamente sul sistema delle agevolazioni fiscali, ma richiederà l`attuazione delle riforme strutturali in grado di incidere sugli altri fattori determinanti le scelte di investimento delle imprese”. Su tale fronte “non si può non rilevare come la mancanza di elementi qualificanti delle misure che si intende assumere in temi di particolare rilievo, come quello della riforma fiscale o del ridisegno del sistema degli ammortizzatori o, ancora, di definizione di uno stabile meccanismo per il pensionamento, rischia di depotenziare anche lo stesso effetto di stimolo atteso dalle misure finanziarie.”

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