Renzi fa la sua mossa: “Via capilista bloccati”. E manda messaggio al M5s

Renzi fa la sua mossa: “Via capilista bloccati”. E manda messaggio al M5s
11 aprile 2017

A “Porta a porta” l’ex premier e candidato alla segreteria del Pd si è detto disponibile a togliere dalla legge i capilista bloccati. “Sì, per quello che mi riguarda assolutamente sì – ha assicurato -. Non ho alcuna difficoltà a prendere voti, io”. Però, ha aggiunto, dopo l’elezione di Torrisi, l’iniziativa spetta agli altri: “Vediamo che cosa proporranno loro e se finalmente ci spiegheranno a cosa sono favorevoli loro: troppo facile dire solo no. Buon lavoro, li giudicheremo dai fatti, senza polemiche”. Le parole di Renzi trovano una positiva accoglienza all’interno del Pd. “Finalmente una parola chiara sulla legge elettorale è arrivata anche da Renzi. Speriamo non sia limitato a questi venti giorni di campagna congressuale”, ha detto Francesco Boccia, deputato che sostiene Michele Emiliano. “E’ davvero una bella notizia, ci aspettiamo ora che si passi dalle parole ai fatti”, aggiunge Sandra Zampa, portavoce della mozione Orlando.

Anche Roberto Speranza, leader di Mdp, commenta positivamente le parole di Renzi. “Togliere capilista bloccati e far scegliere gli eletti ai cittadini è un atto di civiltà democratica. Mdp si batterà per questo”, scrive sui social. Ma il messaggio di Renzi era, soprattutto, rivolto al Movimento 5 stelle. Che ha subito risposto via Twitter con il capogruppo alla Camera Roberto Fico, che però non sembra fidarsi fino in fondo dell’apertura del candidato segretario Pd. “Bene. Via i capilista bloccati. La nostra proposta c’è già, la calendarizziamo, la votiamo e ad elezioni subito. Ma fatti, basta parole”, rilancia Fico. Il dibattito in Parlamento sulla legge elettorale, però, è ancora lontano da decollare. E difficilmente ci sarà una accelerazione prima delle primarie Dem. Domani l’ufficio di presidenza della commissione affari costituzionali della Camera analizzerà le varie proposte di legge elettorale per sondare l’orientamento dei gruppi. “E’ giusto capire quali potrebbero essere i punti comuni ed eliminare quelli di dissonanza”, dice Francesco Paolo Sisto (Fi), che accusa Renzi di “fare melina”.

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