Mise, sportello beni sequestrati

4 aprile 2014

“Uno sportello, un front office presso il ministero dello Sviluppo economico al quale possano rivolgersi gli amministratori delle aziende sequestrate per mafia, per ricercare ed acquisire fondi pubblici nazionali o europei, al fine di poter continuare ad agire sul mercato”. E’ la proposta formulata dal sottosegretario allo Sviluppo, Simona Vicari (Ncd), nel corso del convegno “Ripensare l’antimafia” oggi a Palermo. “Non e’ una proposta per creare una nuova forma di economia assistita -assicura Vicari- ma piuttosto per dar vita ad un sostegno operativo, in una fase di indubbia difficolta’. Dai dati che abbiamo, le aziende sequestrate, una volta immesse nel mercato falliscono nel 90 per cento dei casi, perche’ nel momento in cui sono applicate le regole fiscali, lavorative e previdenziali che valgono per agli altri, il fallimento diventa una strada quasi inevitabile. Inoltre, come spiega lo studio della Banca d’Italia, di Luigi Donato, le difficolta’ legate all’accesso al credito rappresentano l’altro grande ostacolo al pieno sviluppo delle aziende mafiose restituite al mercato. In questo contesto, quindi, il ministero dello Sviluppo economico potrebbe avere un ruolo centrale attraverso gli strumenti a sua disposizione”.

 

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