Muos, al via monitoraggio del territorio

19 giugno 2014

L’assemblea del Senato ha approvato due ordini del giorno a firma Pd-PI, che recepisce il lavoro svolto dalla commissione, e Gal (modificato su richiesta del governo) sul MUOS, il sistema di comunicazione satellitare essenziale per le finalita’ strategiche USA. Respinte invece le mozioni di M5S e SEL e l’ordine della Lega Nord. L’ordine del giorno a firma dei senatori Manuela Granaiola (PD) e Aldo Di Biagio (PI), impegna il governo a rispondere alle preoccupazioni espresse dai cittadini; ad accelerare l’adozione di un sistema di monitoraggio dei campi elettromagnetici; a far rispettare il protocollo d’intesa tra ministero della Difesa e Regione Sicilia per la produzione di emissioni a radiofrequenza; a prevedere misure di compensazione in caso di danni accertati alla popolazione; a prevedere l’immediata sospensione del sistema ove dal monitoraggio emergessero risultati nocivi per la popolazione e a presentare al Parlamento una relazione annuale.

L’ordine del giorno Giuseppe Compagnone (GAL) richiama le patologie conseguenti alla presenza del petrolchimico di Gela e impegna il governo a rassicurare la popolazione prevedendo un monitoraggio costante dei limiti di emissioni elettromagnetiche. Per quanto riguarda le mozioni respinte quella del senatore Vincenzo Santangelo (M5S) e altri impegnava il governo a verificare le conseguenze dell’istallazione di impianti satellitari sulla salute umana, sull’ecosistema, sulla qualita’ dei prodotti agricoli, sul diritto alla mobilita’, allo sviluppo, alla sicurezza del territorio e a rendere effettiva la sospensione dei lavori per la realizzazione del MUOS.

La mozione della senatrice Sel, Loredana De Petris impegnava il governo ad attivarsi per sospendere l’esecuzione di ogni accordo bilaterale relativo alla realizzazione del sistema di trasmissione satellitare nella base militare di Niscemi, rimettendo ogni decisione al Parlamento previa informativa su caratteristiche, condizioni d’uso dell’impianto e costi delle basi militari statunitensi. L’ordine del giorno a firma del senatore Jonny Crosio (LN-Aut), infine, impegnava il governo a garantire il diritto alla salute degli abitanti della zona di Niscemi, assicurando il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche del MUOS; ad attivare un tavolo di coordinamento con le autorita’ militari americane preposte al comando del MUOS per accrescere l’efficacia delle attivita’ di contrasto ai flussi migratori illegali. Nel corso dell’esame il sottosegretario per la Difesa, Alfano ha fatto presente che l’accordo bilaterale sul sito di Niscemi rientra tra gli obblighi di assistenza difensiva previsti dalla NATO.

L’impianto satellitare, che non e’ sistema d’arma, non risponde esclusivamente a interessi statunitensi, ma riveste interesse strategico anche per l’Italia. Il rappresentante del governo ha ricordato che le infrastrutture militari non sono soggette a concessione edilizia e ha evidenziato che un documento dell’Istituto superiore di sanita’ nega l’esistenza di pericoli per la salute dei cittadini. Ha espresso quindi parere contrario sulle mozioni di SEL e M5S. Ha accolto l’ordine del giorno di PD e PI; ha chiesto la soppressione del secondo punto dell’ordine del giorno della Lega Nord, non potendosi utilizzare il sistema MUOS come radar per contrastare i flussi migratori. Ha chiesto modifiche all’ordine del giorno di GAL. Il senatore Crosio non ha accettato la modifica chiesta dal governo. (Asca)

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