Nessun flirt, Alfano scarica Fini: se lo conosci lo eviti

5 giugno 2014

Nessun flirt con Gianfranco Fini. Angelino Alfano respinge le indiscrezioni su un riavvicinamento con l’ex presidente della Camera visto a Montecitorio mentre chiacchierava con Fabrizio Cicchitto: “Fini – ha attaccato il ministro dell’Interno – ha già cosparso Scelta Civica dei suoi ‘effetti benefici’ grazie a un’intervista rilasciata nei giorni scorsi e si sono visti i risultati. Dunque teniamoci a debita distanza da lui”. Lo stesso Occidentale, organo ufficiale del Nuovo Centrodestra, ha ridimensionato gli eventuali abboccamenti: “Tra Cicchitto e Fini solo uno scambio di parole nei corridoi di Montecitorio” ha scritto, smentendo anche che l’ipotetico flirt con il leader di An sia una risposta ad Alfano di quell’ala del partito che non gradisce il riavvicinamento a Berlusconi.

Incurante di queste polemiche, Fini continua a tessere la tela che costituirà la base su cui poggerà la sua rentrèe. In questi giorni sta incontrando diversi dei suoi vecchi fedelissimi e chi ha avuto modo di sentirlo lo descrive raggiante e motivato. Tra le motivazioni che l’avrebbero spinto a tornare, ci sarebbe anche il successo della sua Fondazione Liberadestra. “Ne fanno parte circa trentamila persone” spiega un ex parlamentare di Fli, “e in questi mesi tutti gli hanno chiesto di fare qualcosa per la destra italiana. Così alla fine lui ha rotto gli indugi”.
Difficile sapere se questi trentamila fiancheggiatori siano realmente iscritti alla Fondazione (con quote annuali che – a seconda delle varie modalità – vanno dai dieci ai cinquecento euro) o semplicemente si siano associati gratuitamente alla newsletter.

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Il dato resta comunque considerevole, se si considera che alle elezioni politiche del 2013 il partito dell’ex leader di An racimolò solo 150 mila preferenze, pari allo 0,5% dei voti espressi.
“Fini vuole provare a gettare un sasso nello stagno – racconta un altro ex fedelissimo che lo ha visto in questi giorni – e per adesso non ha preso contatti con nessun partito, né tantomeno con Passera. Tanto le elezioni sono lontane, non arriveranno prima di due o tre anni. Lui si è dato un orizzonte temporale di un anno. Gira l’Italia, promuove queste assemblee e cerca di capire se i sostenitori “virtuali” del web possono trasformarsi in partecipazione reale. Magari servirà solo a creare una piattaforma programmatica da “regalare” a una nuova leadership, si vedrà”.
Il primo banco di prova sarà a fine mese, alla prima assemblea pubblica che si terrà nella Capitale. Dalla scelta della location si capirà quali saranno le aspettative di Fini. L’ultima “incontro” con il mondo della destra, ai funerali di Rauti, non fu rassicurante. Ma da allora è passato un po’ di tempo. I rancori saranno sopiti?

 

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