Onu scarica Sharapova, non più ambasciatore buona volontà

Onu scarica Sharapova, non più ambasciatore buona volontà
16 marzo 2016

sharapovaDopo i tanti sponsor (fatta eccezione per la Head) anche l’Onu prende le distanze da Maria Sharapova. La tennista russa, risultata positiva al meldonium ad un test antidoping durante gli Open d’Australia, è stata sospesa dalla carica di ‘ambasciatrice di buona volontà’ del programma delle Nazioni unite per lo sviluppo (United Nations Development Programme). L’agenzia dell’Onu in un comunicato si è detta “riconoscente verso Maria Sharapova per aver sostenuto il nostro lavoro, in particolare gli sforzi per la ricostruzione dopo la catastrofe nucleare a Chernobyl”. Tuttavia, “alla luce dell’annuncio fatto recentemente dalla stessa Sharapova, abbiamo deciso di sospenderla dal ruolo di ambasciatrice di buona volontà e da tutte le attività previste in attesa del prosieguo dell’inchiesta”. La 28enne tennista siberiana dal 2007 ricopriva il ruolo di “ambasciatrice di buona volontà” del programma Onu per lo sviluppo (presente in quasi 170 Paesi), che si occupa di combattere la povertà e la disuguaglianza. La fondazione di beneficenza di Sharapova ha lavorato con l’Undp per finanziare borse di studio di formazione per persone provenienti da Chernobyl, in particolare donando 100 mila dollari in favore dei giovani delle zone rurali della Bielorussia che hanno sofferto le conseguenze del disatro nucleare. Tra gli ‘ambasciatori di buona volontà’, che mettono la loro notorietà a titolo benefico al servizio delle cause portate avanti dalle varie agenzie dell’Onu, figurano numerosi personaggi dello sport, come ad esempio i calciatori Didier Drogba, Ronaldo o Zinedine Zidane.

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