PAGA CONTANTI O CARTA? Allora il conto è 50 centesimi in più: stanno chiedendo questa “tassa” a tutti | Una vergogna senza limiti

Pagamenti in contanti - (pexels) - IlFogliettone.it

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Pagare in contanti o con carta fa la differenza anche in termini di costi: se scegli questo metodo di pagamento resti fregato.

Negli ultimi anni, il dibattito sui pagamenti elettronici ha assunto toni sempre più accesi, soprattutto in Italia. Dopo le polemiche del 2012 legate al Decreto Crescita 2.0 e quelle del 2022 in seguito all’introduzione delle sanzioni con il Decreto PNRR, il tema torna al centro dell’attenzione con una nuova controversia. Stavolta, la questione riguarda l’applicazione di sovrapprezzi per chi paga con carte e bancomat, una pratica che, secondo Federconsumatori Perugia, si sta diffondendo rapidamente in diverse zone del Paese.

Secondo Alessandro Petruzzi, esponente di Federconsumatori Perugia, sempre più consumatori segnalano un aumento dei costi nel caso di pagamento con strumenti elettronici. La maggiorazione, spesso pari a 50 centesimi, viene imposta da alcuni commercianti come una sorta di tassa occulta per chi sceglie di non pagare in contanti. Le segnalazioni giunte all’associazione parlano di cartelli esposti nei negozi e di offerte promozionali applicabili solo ai pagamenti in contanti, escludendo chi utilizza carte.

La situazione è particolarmente grave in Umbria, dove alcuni territori soffrono la mancanza di sportelli bancari e ATM funzionanti. In molti comuni, il ritiro del denaro contante risulta difficoltoso, e in alcuni casi anche oneroso, poiché comporta commissioni elevate. A complicare il quadro, la denuncia di costi aggiuntivi per il cambio di spiccioli agli sportelli bancari, che può raggiungere anche i 5 euro per transazione.

Le pratiche segnalate da Federconsumatori sono già state oggetto di critica da parte dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, infatti, ha ribadito che l’applicazione di commissioni aggiuntive sui pagamenti elettronici è vietata dalla Direttiva Europea PSD2 (2015/2366). L’articolo 62 del Codice del Consumo stabilisce che i commercianti non possono imporre costi differenziati in base alla modalità di pagamento, garantendo parità di trattamento ai consumatori.

Le possibili sanzioni per gli esercenti

Chi applica sovrapprezzi illegali sui pagamenti elettronici rischia pesanti sanzioni economiche. Le multe per violazione della normativa possono variare da un minimo di 2.000 euro fino a un massimo di 5 milioni di euro, a seconda della gravità dell’infrazione e del numero di consumatori coinvolti. Inoltre, i commercianti che rifiutano del tutto i pagamenti con carte possono essere soggetti a sanzioni fisse di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata.

Le problematiche legate ai pagamenti elettronici stanno alimentando il malcontento tra i cittadini e le associazioni di consumatori. In diverse località umbre, proteste spontanee si stanno organizzando per denunciare l’assenza di sportelli bancari e l’introduzione di pratiche scorrette da parte di alcuni esercenti. A Bevagna, per esempio, la chiusura dell’ultimo sportello bancario ha scatenato reazioni indignate tra la popolazione.

Pagamento bancomat - (pexels) - IlFogliettone.it
Pagamento bancomat – (pexels) – IlFogliettone.it

Cosa possono fare i cittadini

I consumatori che si trovano a fronteggiare sovrapprezzi illegali o offerte discriminatorie possono segnalare il problema alle autorità competenti. L’Antitrust e le associazioni di consumatori come Federconsumatori mettono a disposizione strumenti per denunciare queste pratiche, tutelando chi subisce ingiustizie nel sistema dei pagamenti.

Il dibattito sui pagamenti elettronici è destinato a proseguire, con un’attenzione crescente da parte delle istituzioni e delle associazioni di tutela dei consumatori. Se da un lato la digitalizzazione dei pagamenti rappresenta un passo avanti nella modernizzazione del commercio, dall’altro è fondamentale garantire che questa evoluzione non comporti ingiustizie per i cittadini, affinché l’economia digitale sia accessibile e trasparente per tutti.