Iran, altra guerra alle porte: Israele pronta a colpire siti nucleari entro giorni

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Il Medio Oriente è sull’orlo di un baratro. L’Iran, accusato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) di violare gli obblighi sul dossier nucleare, ha risposto con un atto di sfida: proseguirà l’arricchimento dell’uranio, ignorando le pressioni internazionali. Mentre Teheran giura di difendere il suo “diritto non negoziabile”, Israele prepara un blitz militare che potrebbe scatenare una nuova guerra regionale.

Teheran: ‘Arricchimento dell’uranio non si ferma’

Il regime degli ayatollah ha bollato come “politicamente motivata” la risoluzione dell’AIEA approvata giovedì, che condanna la mancata conformità di Teheran al Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Una mossa che potrebbe aprire la strada al ripristino delle sanzioni Onu. Ma l’Iran non indietreggia: ha annunciato l’avvio di un nuovo centro di arricchimento con macchine avanzate di sesta generazione, mentre minaccia rappresaglie contro le basi americane nella regione se dovesse essere attaccato.

Trump avverte Israele

Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal e della NBC, Israele starebbe valutando un attacco ai siti nucleari iraniani entro pochi giorni. L’operazione potrebbe avvenire anche senza il sostegno diretto di Washington, che finora ha cercato di evitare un’escalation. Il presidente Donald Trump ha invitato Gerusalemme a “non colpire”, ma Tel Aviv sembra determinata. Fonti diplomatiche suggeriscono che la frustrazione per lo stallo nei negoziati potrebbe spingere Netanyahu a passare all’azione.

Aiea contro Iran

La risoluzione promossa da Londra, Parigi, Berlino e Washington, approvata da 19 Paesi su 35, certifica l’isolamento internazionale dell’Iran. Mosca e Pechino hanno votato contro, ma questo non ha fermato la reazione di Teheran, che ha definito la decisione “priva di fondamenti giuridici”. La risoluzione apre la strada a un possibile ripristino delle sanzioni Onu, aumentando ulteriormente la pressione sul regime.

L’Iran blindato in attesa dello strike israeliano

I principali obiettivi di un eventuale attacco israeliano sono noti: Natanz, Fordow, Isfahan e altri siti strategici. Tuttavia, alcuni impianti sono protetti da montagne o schermati da strati di cemento armato. Israele dispone di ordigni anti-bunker, ma non della GBU-57, l’arma più potente in dotazione solo agli Stati Uniti. Riusciranno gli F-15 e F-35 israeliani a penetrare queste difese?

Oman, colloqui Usa-Iran sotto tensione

Domenica, Oman ospiterà un nuovo round di colloqui tra Stati Uniti e Iran. Mentre i diplomatici cercano di salvare l’accordo nucleare, la tensione resta altissima. L’amministrazione Trump ha ordinato il trasferimento del personale non essenziale dalle ambasciate nel Golfo Persico, segnale chiaro di un rischio crescente.

La minaccia iraniana: ‘Se ci attaccate, sarà una guerra senza precedenti’

Teheran ha già avvertito: qualsiasi attacco sarà risposto con forza. L’arsenale iraniano include missili balistici, ipersonici e droni kamikaze Shahed. Funzionari statunitensi temono che una rappresaglia possa causare “molte vittime” e destabilizzare ulteriormente la regione. Intanto, Washington mantiene una presenza militare massiccia, pronta a fronteggiare ogni evenienza.

Mentre il mondo trattiene il fiato, la diplomazia tenta un ultimo disperato sforzo per evitare il peggio. Ma con Israele determinato a colpire e l’Iran pronto a rispondere, il rischio di una guerra totale appare sempre più concreto. Una crisi che potrebbe cambiare per sempre gli equilibri del Medio Oriente.