Palermo-Carrarese 1-1: contestazione e playoff, un pareggio che complica il percorso

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foto palermofc.com

Lo stadio Barbera ha vissuto una serata di tensione e occasioni sprecate. Il Palermo, già qualificato ai playoff, non è andato oltre il pareggio contro una Carrarese che giocava in dieci uomini per oltre mezz’ora, lasciando sul campo la possibilità di assicurarsi il fattore campo per il primo turno dei playoff.

Anche in questa partita, la contestazione dei tifosi ha caratterizzato la serata. Settori vuoti in curva Nord, striscioni durissimi e cori contro la società hanno creato un’atmosfera pesante. “Anche se fosse Serie A, che andiate via è la nostra priorità”, si leggeva su uno dei banner esposti, mentre un altro inchiodava la dirigenza: “Presunzione e gestione fallimentare, da Palermo ve ne dovete andare”.

La gara: Shpendi firma il vantaggio, Le Douaron salva il Palermo

Primo tempo: la musica è sempre la stessa

Il fischio d’inizio suona come un déjà vu per i tifosi rosanero. La squadra entra in campo con quel passo incerto che ormai conosciamo bene, mentre dalla Curva Nord – semideserta per protesta – arrivano solo cori di disapprovazione. Dopo appena 4 minuti la Carrarese ricorda la fragilità dei rosanero. Cherubini si invola sulla destra e il suo destro deviato regala il primo brivido. Audero fa il suo dovere, ma è già un campanello d’allarme che suona forte nello stadio silenzioso.

Al 16° arriva il colpo che temevamo. Shpendi, quello stesso Shpendi che ci aveva già puniti all’andata, si libera di un paio di marcatori goffi e dalla distanza firma un gol da manuale. Audero si allunga ma può solo guardare la palla che si insacca all’incrocio. Il Barbera gela, poi esplode in un coro unanime di fischi. “Anche se fosse Serie A, che andiate via è la nostra priorità”, recita uno striscione della Curva Nord.
Ci vorrebbe una reazione, ma quello che vediamo sono palloni persi a centrocampo, cross sbagliati e quel senso di confusione tattica che ormai ci accompagna da settimane. Brunori al 27° ha l’occasione per ribaltare tutto su un lancio perfetto di Lund, ma il suo controllo è goffo come non lo avevamo mai visto. Forse anche il capitano sta risentendo di questo clima surreale.

L’unico spiraglio arriva verso la fine del primo tempo, quando Insigne al 30° trova un destro al volo che sembra destinato all’angolino, ma Fiorillo compie il primo dei suoi miracoli serali. Si va negli spogliatoi sotto di un gol, con la sensazione che questa squadra abbia smarrito completamente la bussola.

Secondo tempo: speranze e disillusioni

Dionisi prova a cambiare musica con due sostituzioni immediate: dentro Le Douaron e Ceccaroni per dare più peso all’attacco. Ma il copione, almeno inizialmente, non cambia. Appena ripartiti, al 47°, rischiamo il colpo di grazia. Shpendi supera Audero con uno scavetto da manuale, ma per fortuna l’assistente alza la bandierina. Il VAR conferma: fuorigioco. Un sollievo momentaneo, perché la squadra continua a girare la palla senza convinzione, come se avesse paura di sbagliare.

La svolta arriva al 57°, quando Guarino commette il suo secondo fallo tattico su Le Douaron e deve prendere la strada degli spogliatoi. Finalmente la partita sembra girarsi a favore della squadra di Dionisi. La Carrarese si chiude, i rosanero provano ad accerchiare la sua area, ma tra cross sbagliati e conclusioni affrettate, il risultato non sembra voler cambiare. Il Barbera è un bollitore di nervi. Ogni pallone perso viene fischiato, ogni sostituzione accolta con indifferenza. Al 72° Di Mariano spreca un’altra occasione preziosa, calciando in tribuna da posizione favorevole. In panchina, Dionisi si passa le mani tra i capelli, un gesto ormai molto noto ai tifosi rosanero.

E così quando ormai sembra tutto perduto, al 87° arriva finalmente il gol del pareggio. Segre trova uno spiraglio e serve Le Douaron, che con un destro preciso batte Fiorillo. Per un attimo il Barbera esulta, ma è un’esplosione di gioia breve, subito sostituita dalla consapevolezza che avremmo potuto fare molto di più.

Nel recupero, al 93°, arriva l’occasione della vittoria. Cross dalla sinistra, colpo di testa potente di Pohjanpalo che sembra destinato in rete. Ma Fiorillo, eroe della serata, compie un intervento da antologia. È l’ultimo atto di una partita che lascia più domande che risposte. La partita è stata caratterizzata da: 62% di possesso palla per il Palermo, 15 tiri totali (6 in porta) contro i 9 (4 in porta) della Carrarese, e 11 corner a favore dei rosanero contro i 3 degli ospiti.

Playoff in trasferta contro la Juve Stabia

Con questo risultato, il Palermo scivola all’ottavo posto e dovrà affrontare la Juve Stabia in trasferta sabato 17 maggio. Una sfida complicata, che avrebbe potuto essere giocata in casa con una vittoria. Dionisi dovrà lavorare sul morale della squadra, che nelle ultime partite ha mostrato troppe incertezze. Intanto, i tifosi continuano a chiedere un cambiamento, mentre la società dovrà decidere se confermare il tecnico indipendentemente dall’esito dei playoff.

Le formazioni

Palermo (3-4-2-1): Audero; Diakité (74′ Pierozzi), Baniya, Nikolaou (47′ Ceccaroni); Di Mariano, Ranocchia (84′ Verre), Segre, Lund (61′ Di Francesco); Insigne, Brunori; Pohjanpalo.

A disp.: Desplanches, Sirigu, Buttaro, Gomes, Vasic, Le Douaron, Henry.

Carrarese (3-4-2-1): Fiorillo; Illanes, Guarino, Imperiale; Bouah, Belloni (79′ Fontanarosa), Schiavi (78′ Milanese), Zuelli; Cherubini (60′ Coppolaro), Torregrossa (54′ Finotto); Shpendi (61′ Cerri).

A disp.: Bleve, Ravaglia, Oliana, Melegoni, Capezzi, Giovane, Manzari.

Arbitro: Perri (Roma 1).

Marcatori: 16′ Shpendi (C), 87′ Le Douaron (P).

Ammoniti: Nikolaou (P), Guarino (C), Di Mariano (P), Diakité (P), Le Douaron (P), Illanes (C).

Espulso: Guarino (C, doppia ammonizione).