Parisi, pronto a correre per la leadership del centrodestra. I big azzurri tremano

Parisi, pronto a correre per la leadership del centrodestra. I big azzurri tremano
14 agosto 2016

Stefano Parisi si dice pronto, in caso di primarie, a correre per la leadership del centrodestra. Una dichiarazione a sorpresa, quella di Parisi che sa anche di sfida ai big di Forza Italia. Niente sconti al partito, ai suoi uomini e nemmeno a Silvio Berlusconi che però di certo gli ha dato carta bianca consegnandogli i gradi di capitano in vista di un futuro ruolo non solo nel partito ma nello schieramento. A tutto danno del concorrente Salvini punzecchiato anche da Umberto Bossi che questa sera ha detto: “Se Parisi mi invita alla Convention io ci vado”. Parisi ha rilanciato la sua proposta di Assemblea Costituente e il suo programma di stampo liberalpopolare, spiegando che il suo progetto che culminerà nella Convention di settembre a Milano, ha come obiettivo quello di contribuire anche al rinnovamento del partito, del centrodestra e della politica in generale, perché possa riacquistare dignità e credibilità. Per questo con “senso di responsabilità” bisogna “mettersi in gioco” – ha sottolineato. Perché è possibile creare una “proposta alternativa al centrosinistra di Renzi” .

“Penso di dare un contributo al rinnovamento di idee e di persone”, ha rimarcato. “Tutti gli schieramenti sono ammaccati” e bisogna “rinnovare la politica” , riportare i cittadini ad avere fiducia. “Il centrodestra ha perso 10 milioni di voti, più della metà dei voti negli ultimi 7-8 anni”, ha osservato Parisi per il quale però tutti i partiti ormai sono da ricostruire dalle fondamenta. Il ruolo forte di Parisi non piace a molti in Fi e qualcuno lo nasconde ma altri no. “Parisi è un’ossessione giornalistica vostra, vi assicuro che non ha mai tolto un’ora di sonno a me”, ha detto Giovanni Toti alla Versiliana. “Troviamo i contenitori in cui chi ritiene di poter dare una mano per mandare a casa Renzi e per ridurre l’antipolitica grillina, io lo accolgo a braccia aperte”, ha aggiunto il governatore. Tranchant Daniela Santanchè: “Parisi dovrebbe fare “il capo dell’opposizione a Milano” invece di occuparsi di “mega convention o assemblee costituenti, “abbandoni queste idee”.

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 In campo anche Raffaele Fitto. “Parisi per me è una vicenda interna a Forza Italia, e non riguarda una riorganizzazione complessiva del centrodestra – ha tuonato il leader dei Conservatori e Riformisti -. Mi pare che la sua idea di una costituente dopo il referendum sia finalizzata solo ad indebolire le ragioni del no”. “E` una proposta – ha aggiunto – che mi sembra dettata dal ‘vorrei ma non posso’: prima si vota no al referendum, e poi si sostiene Renzi in un secondo momento. Che senso ha tutto questo? Sono convinto sia necessario rispettare due condizioni: essere chiaramente dalla parte del no, ed essere alternativi a Renzi”.

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