Parisi studia da premier, FI esplode. Berlusconi: malumori? Non mi interessa

Parisi studia da premier, FI esplode. Berlusconi: malumori? Non mi interessa
26 luglio 2016

di Giuseppe Novelli

Che Silvio Berlusconi non voglia perdere tempo per il rilancio di Forza Italia, lo dimostra anche il quasi trasferimento di Stefano Parisi a Roma dove oggi, a piazza San Lorenzo in Lucina, inizierà a studiare la Forza Italia del futuro. L’ex premier sembra aver mandato in vacanza gli storici big azzurri. Infatti del board azzurro fanno parte Valentini, Giacomoni, Ghedini che insieme a Confalonieri, Letta e Marina si occupano del nuovo corso di Forza Italia. I mal di pancia in Fi continuano a crescere. Rabbia e incertezza animano il partito. Addirittura i berluscones hanno dovuto stoppare una raccolta firma per frenare l’investitura di Parisi. Una iniziativa parlamentare che lunedì scorso era partita subito dopo la notizia dell’endorsment ufficiale del Cavaliere nei confronti dell’ex direttore generale di Confindustria. Nel comunicato diramato all’indomani dell’incontro tra i due si parla di rilancio, di riorganizzazione del partito, ma – si affrettano a far sapere i fedelissimi dell’ex premier – non c’e’ alcun via libera a ruoli di coordinamento o promesse di futura leadership, Parisi dovra’ conquistarsi sul campo la possibilita’ di diventare la nuova guida del centrodestra. In ogni caso, l’ex capo del governo non ha nessuna intenzione di fermare il suo progetto per i mal di pancia degli azzurri: le lamentele non mi interessano – sarebbe stato il ragionamento – io non obbligo nessuno ad essere d’accordo, ma non mi lascio condizionare.

In ogni caso Parisi, spiega chi gli ha parlato, sta studiando da candidato premier, e’ stato investito dal Cavaliere in un progetto che va oltre Fi e prevede anche una larga copertura mediatica. Un progetto culturale, liberal-popolare, ha fatto sapere l’ex Dg di viale Astronomia, con una organizzazione ‘leggera’, basata su comitati sul territorio, con un primo appuntamento legato all’assemblea programmatica che si terra’ in autunno. Una sorta di ‘Leopolda’ che, nei piani, prevede l’allargamento ai moderati e un dialogo anche con Lega e Fratelli d’Italia. Certo, lo ‘sbarco’ di Parisi nella galassia azzurra non sarà senza conseguenze. La decisione di imprimere un’accelerata non rientra negli accordi raggiunti tra l’ex premier ed i big di Fi riuniti venerdì ad Arcore. E proprio una parte di loro, in particolare gli uomini più in vista, non nascondo il malumore per quella che definiscono una scelta unilaterale da parte del Cavaliere. Dal Carroccio arriva gia’ il primo stop: “Ognuno andra’ per strade diverse”, ha fatto sapere Salvini, poi si vedra’ chi vince. Perche’ anche l’ipotesi di una lista unica viene considerata tramontata, anche perche’ c’e’ la convinzione che dopo il referendum in qualche modo verra’ cambiata la legge elettorale, con un’operazione ‘chirurgica’. Al momento nei confronti di Parisi e’ arrivato l’endorsment di tutto il partito centro-sud, dalla Sicilia alla Campania. Il cosiddetto ‘asse del nord’ resta freddo, venerdi’ alla prossima riunione ad Arcore, si torneranno ad esprimere perplessita’ e preoccupazioni per una investitura – questa la critica che viene mossa – di nuovo calata dall’alto.

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MARONI “Tutti i contributi sono utili: chi vuole riunire il centrodestra con il modello Milano, che io chiamo modello Lombardia perché qui funziona, è il benvenuto”. Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. “Dopodiché – ha proseguito Maroni, interpellato a margine di un evento a Palazzo Pirelli – le vicende interne a Forza Italia mi interessano ma non le commento”. Infine, secondo Maroni nel centrodestra “è un momento interessante perché c’è molto movimento mi auguro che si riesca a trovare un’intesa perché solo così possiamo essere competitivi”.

PRESTIGIACOMO “Come sempre è Berlusconi a ridare a tutti la carica. Il suo attivismo di questi giorni conferma che, superato il delicato momento di salute, è di nuovo in campo con sempre grande determinazione. In questo senso la scelta di affidare a Stefano Parisi il rilancio di Forza Italia risponde alla necessità di restituire a Forza Italia l’impulso pragmatico e riformatore delle origini e dimostra sempre di più la leadership di Berlusconi e la sua lungimiranza”. Così Stefania Prestigiacomo parlamentare di Forza Italia.

DE GIROLAMO “Ho sempre sostenuto che Forza Italia è Berlusconi e che Berlusconi è Forza Italia. Pertanto sono fermamente convinta che le decisioni prese dal Presidente siano mosse dall’amore per il suo partito e quindi vanno accolte da tutti con grande favore. Berlusconi, ultimo premier eletto e votato dagli italiani, ha sempre dimostrato di avere una visione lungimirante e futuristica e ha sempre lavorato per il bene dell’Italia. Diamo quindi un caloroso benvenuto a Stefano Parisi. Siamo sicuri che con un approccio sinergico e attraverso un’aperta collaborazione riusciremo, tornando attivamente sul territorio e dialogando con la gente, a far tornare il centrodestra alla guida del Paese”. Lo afferma la deputata Nunzia De Girolamo di Forza Italia.

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TOTI “Il progetto di Parisi non lo conosco, spero aiuti il centrodestra a tornare a vincere. Ma non me ne ha mai parlato, prima o poi ce lo spiegherà”. Lo ha detto il governatore ligure e consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti. L’incarico a Parisi non è una bocciatura del ‘modello Toti’ che ha vinto in Liguria: “Il modello Toti finora ha sempre vinto. Non credo che qualcuno possa bocciarlo francamente, è quello con cui vogliamo vincere a Genova e La Spezia l’anno prossimo – ha detto Toti – Non stiamo cercando di superare Berlusconi, figuriamoci. Spero che Parisi nelle settimane prossime ci renda più edotti del suo pensiero, io conosco il modello dell’alleanza di centrodestra con cui si è vinto in Liguria dopo dieci anni e a Savona dopo 22 anni, in tanti altri posti d’Italia, con cui spero di tornare a vincere a livello nazionale, dopodiché uno-cento-mille Parisi”.

BERNINI “L’incarico affidato a Stefano Parisi è l’ennesima dimostrazione della lungimiranza di Silvio Berlusconi”. Lo dichiara la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama. “Da oggi – aggiunge – dobbiamo sentirci tutti in campo per restituire a Forza Italia la centralità politica che le appartiene e che è l’unica strada per realizzare un progetto di governo serio, credibile e alternativo a Renzi e alla sinistra. Rinnovare e rilanciare il nostro movimento è infatti necessario per restituire fiducia ai milioni di italiani che, delusi da una politica che avvertono come lontana dalle loro reali necessità, si sono rifugiati nel partito dell’astensione. Forza Italia deve tornare ad aprirsi alla società civile, alle professioni e alle categorie per realizzare quel programma liberale di cui il Paese ha bisogno. L’appuntamento di settembre sarà l’inizio di un cammino che, chiamando ad un impegno diretto tutte le eccellenze e le energie disponibili, segnerà la costituzione di un nuovo progetto di governo dei moderati italiani”.

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