Processo Banca Etruria, arriva la sentenza: tutti assolti gli ex vertici. “Chi doveva controllare?”

Processo Banca Etruria, arriva la sentenza: tutti assolti gli ex vertici. “Chi doveva controllare?”
30 novembre 2016

Tutti assolti. Certo, la sentenza è solo prima di una lunga serie, ma per ora gli ex vertici di Banca Etruria fanno segnare un punto a loro favore. Il giudice del tribunale di Arezzo, Anna Maria Loprete, ha assolto l’ex presidente Giuseppe Fornasari, l’ex direttore Luca Bronchi e il direttore centrale David Canestri, perché “il fatto non sussiste” e perché “non costituisce reato”. I tre, infatti, nel primo caso dovevano rispondere dell’operazione relativa alla cessione di immobili, in particolare quelle della società Palazzo della Fonte, su cui gli ispettori di Bankitalia avevano segnalato possibili criticità di rilevanza penale nel bilancio 2012. Nel secondo di presunti crediti deteriorati. Il procuratore aveva chiesto due anni e 8 mesi per Fornasari e e Bronchi e 2 anni per Canestri. Alla lettura della sentenza Fornasari, a differenza degli altri due, non era presente in aula. Il suo avvocato, Antonio D’Avirro, gli ha comunicato la notizia: “Era chiaramente commosso e contento. È stata riconosciuta l’estrema correttezza di Fornasari subentrato in un momento di grande difficoltà per la banca che però ha sempre lavorato nell’interesse dell’Istituto con estrema correttezza”.

“Assolti vertici di Banca Etruria? Come era stato assolto il padre di Renzi? E dove sarebbe la novità? La domanda che il popolo deve porsi è una sola: ma alla fine qualcuno pagherà per Banca Etruria e per le altre banche?”. Lo chiede in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord. “Ricordo che l’articolo 47 della Costituzione recita che ‘La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito’. Ma qui i controlli dov’erano? E se non sono responsabili i vertici di Banca Etruria allora il soggetto che doveva vigilare, ovvero la Banca d’Italia, dov’era? Alla fine tutto finirà a tarallucci e vino e gli unici che dovranno piangere saranno gli azionisti e i creditori delle banche…”, conclude Calderoli.

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