Programmare risorse insieme ai Comuni

6 maggio 2014

“La nuova programmazione 2015/2020 deve essere fatta insieme ai sindaci, sappiamo tutti delle difficolta’ che a volte hanno gli enti locali nella rendicontazione della spesa comunitaria, dobbiamo creare un meccanismo virtuoso che consenta l’utilizzo pieno delle risorse europee e statali assegnate a regioni e comuni, come fatto nel 2013, poiche’ da questo meccanismo, dall’utilizzo pieno di tali fondi si lega in parte lo sviluppo della Sicilia”. Lo scrive il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in una lettera aperta ai sindaci siciliani. ”Il ritardo – scrive Crocetta – ormai superato per mia decisione, del pagamento ai comuni della 4 rata del 2013 e della prima del 2014, sono state legate alle difficolta’ di 41 comuni siciliani che avevano chiesto un’anticipazione alla Regione per il pagamento dei debiti con gli Ato e che non hanno versato le somme. Su questo stiamo intervenendo attraverso una legge specifica, che permettera’ la dilazione dei pagamenti in dieci anni”.

Crocetta prosegue: ”Negli stanziamenti delle spese correnti abbiamo mantenuto gli impegni degli anni precedenti e rafforzato finanziamenti nei confronti dei piccoli comuni, fortemente in difficolta’. Mancano una serie di risorse al titolo II ed e’ intendimento del governo rimpinguare con la manovra complessiva di variazioni di bilancio, che verra’ proposta dopo l’approvazione del rendiconto finanziario, che per la prima volta dopo diversi anni registrera’ un attivo di circa cento milioni di euro. Cari amici, siamo insieme tutti rappresentanti delle istituzioni e insieme dobbiamo trovare soluzioni e uscire dal baratro profondo in cui e’ stata trascinata la Regione negli anni. Il bilancio del 2013 registrera’ un avanzo di 100 milioni, ma quello del 2012 ha rendicontato un passivo di un miliardo di euro, quello del 2011 di ben 2 miliardi. Tali passivita’ hanno determinato l’eliminazione del fondo rischi per i debiti”.

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”Lo sforzo – aggiunge – che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo e’ di mettere a posto i conti. Nel 2013 abbiamo fatto tagli per un miliardo e mezzo di spesa oltre ai tagli straordinari di un miliardo e settecento milioni, mantenendo la solidarieta’ sociale e il welfare, allargando il patto di stabilita’ a favore dei comuni e cercando di non penalizzare assolutamente le comunita’ locali. Voglio ricordare anche l’approvazione dei progetti straordinari per i cantieri di servizio, il rilancio di investimenti in infrastrutture per 1,5 miliardi, il piano straordinario per scuole e asili, il piano giovani, le zone franche e tante altre cose. Ritengo che il mio sia stato in assoluto il governo piu’ vicino ai sindaci dell’ultimo decennio. Solo che la bacchetta magica non esiste e per risolvere i problemi della Sicilia dobbiamo assolutamente risanare e riqualificare la spesa”.

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