Pugni stretti e urlo liberatorio: Jannik Sinner in finale agli Internazionali di Roma

Jannik Sinner

Jannik Sinner

Il Foro Italico esplode di gioia: Jannik Sinner è in finale agli Internazionali di Roma. Un match thrilling, durato tre set, ha regalato emozioni fortissime al pubblico romano, che ha spinto il numero 1 al mondo verso la sua prima finale nella capitale. Di fronte, un ostico Tommy Paul, capace di mettere in seria difficoltà l’azzurro, ma non abbastanza da fermare la rimonta di un campione.

Non è stato l’inizio travolgente della semifinale. Sinner, forse appesantito dalla pressione o non al top della forma, ha faticato nei primi giochi. Servizio impreciso, errori gratuiti: il primo set è stato un monologo di Paul, che si è portato avanti 5-0 prima che Jannik riuscisse a vincere un game. Il 6-1 finale è stato un duro colpo, quasi un affronto per il nostro portacolori. Ma Sinner non è tipo da arrendersi.

Nel secondo set, spinto dal calore del pubblico e da un eloquente cartello – “Ci sei mancato Jannik” – l’azzurro ha cambiato marcia. Concentrato, aggressivo, implacabile: un 6-0 senza storia ha rimesso tutto in pari, mandando in visibilio il Foro Italico.

Il terzo set è iniziato con lo stesso copione: Sinner vola 3-0, ma Paul non molla. Complice forse un fastidio fisico – Jannik è stato visto toccarsi più volte la coscia destra – lo statunitense si rifà sotto, rendendo la partita una battaglia. Ma il numero 1 al mondo non trema. Con grinta e determinazione, chiude 6-3, conquistando gioco, set e incontro.

Domenica, Sinner affronterà Carlos Alcaraz in una finale che si preannuncia epica, la prima per lui a Roma. Dopo il trionfo, però, Jannik guarda già avanti: ha deciso di ritirarsi dal torneo di Amburgo (18-24 maggio) per riposare e prepararsi al meglio per il Roland Garros di Parigi. Il Foro Italico, intanto, continua a sognare con lui.

Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz

Carlos Alcaraz

La finale degli Internazionali di Roma è un sogno che diventa realtà. Dopo un match al cardiopalma contro Tommy Paul, Sinner si prepara a sfidare il fenomeno spagnolo, numero 3 al mondo, in un duello che promette scintille. Ma chi è l’Alcaraz che scenderà in campo domenica? Carlos Alcaraz Garfia, 21 anni, nato a Murcia, è una forza della natura.

A 19 anni, nel 2022, è diventato il più giovane numero 1 della storia ATP, un record che lo ha consacrato come erede dei “Big Three” (Nadal, Djokovic, Federer). Con 18 titoli ATP, tra cui 4 Slam (US Open 2022, Wimbledon 2023 e 2024, Roland Garros 2024), Alcaraz è un talento completo: velocità esplosiva, colpi potenti e un tocco raffinato che incanta. La sua versatilità? Unica. È l’unico tennista ad aver vinto i primi tre Slam su tre superfici diverse e il più giovane a completare il “Surface Slam” (erba, terra, cemento).

Il cammino a Roma

Alcaraz arriva in finale dopo un torneo impeccabile. Ha liquidato Dusan Lajovic (6-3, 6-3), Karen Khachanov in tre set e Jack Draper (6-4, 6-4) nei quarti, per poi superare Lorenzo Musetti in semifinale. La sua fame di vittoria è evidente: dopo il trionfo a Monte Carlo, dove ha battuto Musetti in finale, e il titolo difeso a Indian Wells, Roma è l’ennesima prova della sua maturità. Ma non è stato tutto rose e fiori: un infortunio al braccio lo ha costretto a saltare Monte Carlo e Barcellona, e a Madrid si è ritirato per un problema all’inguine. Ora, però, sembra al top.

Stile e carattere

Sul campo, Alcaraz è un mix di potenza e creatività. Il suo dritto è devastante, il drop shot una sentenza. Nonostante un servizio non sempre impeccabile, compensa con un gioco da fondocampo che distrugge gli avversari nei rally lunghi. Fuori dal campo, è un ragazzo umile, legato alla famiglia (vive ancora con i genitori e i fratelli a Murcia) e sensibile: non ha paura di parlare di salute mentale, ammettendo momenti di fragilità, come dopo la sconfitta agli US Open 2024 o a Indian Wells 2025. La sua onestà ha stupito persino leggende come Andy Roddick e Serena Williams.

Sinner vs Alcaraz: la rivalità

La finale di Roma è l’ennesimo capitolo di una rivalità epica. Sinner e Alcaraz si sono affrontati più volte, con match sempre al cardiopalma. Jannik, con la sua freddezza e il tifo del Foro Italico, parte favorito, ma Alcaraz è un leone ferito: dopo aver perso a Barcellona contro Holger Rune e aver saltato Madrid, vuole il trofeo. E c’è di più: i due sono amici fuori dal campo. Alcaraz ha raccontato di aver riso e scherzato con Sinner su un volo dopo una battaglia di tre ore, segno di un rispetto che rende questa sfida ancora più speciale.

Verso Parigi

Dopo Roma, Alcaraz punterà al Roland Garros, dove difenderà il titolo 2024. Sinner, che ha rinunciato ad Amburgo per prepararsi, lo aspetta al varco. Ma prima, domenica, il Foro Italico sarà il loro ring. Sinner ha il pubblico, Alcaraz il fuoco dentro. Chi vincerà? Una cosa è certa: sarà uno spettacolo.