R. Kelly condannato a 30 anni per abusi sessuali

R. Kelly condannato a 30 anni per abusi sessuali
R. Kelly
30 giugno 2022

Il cantante Usa di R&B R. Kelly è stato condannato a 30 anni di carcere con le accuse di racket e abusi sessuali, per aver usato la sua fama per irretire le vittime, donne e ragazze minorenni, per poi abusarne sessualmente. Robert Sylvester Kelly, 55 anni, che tra i suoi successi annovera la canzone vincitrice del Grammy “I Believe I Can Fly”, è stata condannata lo scorso settembre. E’ in carcere da luglio 2019. È tra le persone più importanti condannate per comportamento sessuale scorretto durante il movimento #MeToo.

I sopravvissuti agli abusi di Kelly – riferisce la Cnn – si sono tenuti per mano e hanno pregato mentre il giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Ann Donnelly ha iniziato a leggere la sua sentenza. Kelly – che indossava un’uniforme carceraria marrone chiaro, occhiali dalla montatura scura e una maschera nera all’udienza davanti alla corte federale di Brooklyn – non ha mostrato alcuna emozione. “Hai lasciato una scia di vite spezzate”, ha detto il giudice Donnelly a Kelly.

Kelly è stato condannato per nove accuse penali, tra cui racket e violazione del Mann Act, che vieta il trasporto di persone attraverso i confini di Stato per prostituzione. I pubblici ministeri avevano chiesto una pena detentiva di oltre 25 anni, dicendo che aveva dimostrato un “insensibile disprezzo” per le sue vittime e non aveva mostrato rimorso. Gli avvocati della difesa hanno affermato che Kelly non meritava più di 10 anni, il minimo obbligatorio, sostenendo che la sua storia di bambino maltrattato e abusato potrebbe aver portato alla sua “ipersessualità” adulta e che non rappresentava più una minaccia.

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