Renzi “in fase zen”, il segretario riprende full time il Pd. Campagna su territorio e elezioni

Renzi “in fase zen”, il segretario riprende full time il Pd. Campagna su territorio e elezioni
21 dicembre 2016

Tenere unito il partito, coinvolgere i territori, sfruttare le “energie” dei comitati per il referendum per rilanciare il Pd in vista delle elezioni politiche, quando saranno. E’ la road map tracciata dal segretario Dem Matteo Renzi, che oggi al Nazareno ha incontrato i segretari regionali e provinciali del partito. Chi ha partecipato alla riunione, definisce Renzi “dinamico” e “tranquillo”, ancora in “fase zen”, insomma, ma determinato a trasformare la sconfitta in una opportunità di rilancio. “E a dimostrare di avere saldamente in mano il partito”, assicura uno dei suoi fedelissimi. L’ex premier ha ribadito la volontà di andare presto alle elezioni (chieste a gran voce anche dai segretari territoriali), ma vista la non entusiastica accoglienza ottenuta dalla proposta di tornare al Mattarellum, si è quasi “rassegnato” ad attendere la Consulta il 24 gennaio e poi a vedere cosa succede.Nel frattempo, comunque, il referendum ha dimostrato che il Pd (che comunque, ha detto, “è il primo partito d’Italia”) deve essere ricostruito e Renzi, forse per la prima volta da quando è diventato segretario, è deciso a concentrarsi su questo obiettivo. Per non farsi trovare impreparato al momento del voto.

ROAD MAP Il segretario, nelle due riunioni, ha quindi tracciato un quadro dello stato del partito, indicando le tappe delle prossime settimane. I segretari saranno nuovamente convocati all’inizio di gennaio per preparare la mobilitazione straordinaria dei circoli in tutta Italia in programma sabato 21 gennaio. Sarà il via a una “campagna di ascolto” che durerà un mese. “L’obiettivo – ha spiegato Dario Parrini, deputato e segretario toscano – è tenere vive le energie attivate per il referendum con la costruzione dal basso del programma per l’Italia per i prossimi anni tenuto conto del fatto che in un futuro non lontanissimo ci saranno le elezioni. Non ci serve una autoflagellazione o una terapia di gruppo ma una ripartenza”. I temi su cui si concentrerà primariamente la campagna di ascolto saranno quelli che hanno visto più in sofferenza il Pd nella campagna referendaria: i giovani, il Sud, il disagio economico, la sicurezza. Il fine settimana successivo, il 27 e 28, a Rimini, si terrà l’assemblea degli amministratori locali Dem e il 4 febbraio una conferenza sull’Europa. Tre tappe di avvicinamento al “clou” del programma di rilancio del partito, una conferenza programmatica che potrebbe svolgersi tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Un modo per fare un confronto interno in assenza del congresso anticipato.

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PARTITO UNITO “Molti di noi – rivela un segretario provinciale – hanno espresso la preferenza per fare subito il congresso, ma Renzi ha detto che non è possibile perchè bisogna tenere insieme il partito”. Stessa risposta, raccontano altri segretari, a chi chiedeva una “resa dei conti” con la minoranza interna. Renzi pure su questo frena, anche se l’attacco di oggi di Roberto Speranza al ministro Giuliano Poletti (“Via i voucher o sfiducia”) mette a dura prova lo stato d’animo zen del leader. Accanto a questo, al momento è rimandato un intervento sulla segreteria nazionale, che Renzi vuole più “plurale e autorevole”. Possibile qualche new entry, dopo che saranno definiti i sottosegretari (e oggi al Nazareno, per il brindisi di Natale si sono visti tra gli altri Tommaso Nannicini, Chicco Testa, Piero Fassino) ma l’idea di Renzi è soprattutto quella di coinvolgere nelle decisioni i territori.

I CONGRESSI “Ci ha detto che d’ora in poi ci convocherà una volta ogni due settimane”, racconta un segretario regionale. “Ora che ha più tempo – prosegue – ci possiamo concentrare sul partito. Renzi ha insistito molto sul senso di comunità, sulla necessità di far funzionare meglio i circoli e di lavorare meglio sul web”. E per ricostruire il partito, l’obiettivo è anche uscire dalla fase di commissariamento di non poche federazioni, a partire da quella di Roma: i congressi, ha detto Renzi, potrebbero tenersi a febbraio. E anche il termine del tesseramento 2016 potrebbe essere prorogato di due mesi. Ripreso in mano il partito e avviato il percorso per i prossimi mesi, Renzi ha salutato con un brindisi sulla terrazza del Nazareno, dando a tutti l’appuntamento a “dopo le ferie”, che il segretario passerà con la famiglia, probabilmente all’estero. Da gennaio poi partirà lo sprint per rafforzare il Pd e per andare al voto prima possibile, per non disperdere quello che definisce il “tesoretto” del 41%.

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