Restano gravi le condizioni di Bossi. “Mai mulà” e il tributo di Salvini

Restano gravi le condizioni di Bossi. “Mai mulà” e il tributo di Salvini
L'ex segretario della Lega, Umberto Bossi
16 febbraio 2019

“Mai mula’”. E’ la parola d’ordine con cui dirigenti e militanti della Lega si stringono a Umberto Bossi, ricoverato all’ospedale Circolo di Varese dopo la caduta di ieri sera nella sua villetta di Gemonio. Le condizioni del fondatore della Lega Nord, 77 anni, restano gravi: il senatur e’ “monitorato costantemente”, sono in corso altri accertamenti neurologici, anche se il paziente “e’ stabile e reattivo”, hanno precisato i medici. Circondato dalla moglie Manuela e dal figlio Renzo, oggi, in ospedale, in rappresentanza della Lega, e’ arrivato il vice di Matteo Salvini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, colui che nel partito ha conservato i rapporti migliori con la famiglia dell’ex leader.

Mentre molti, tra parlamentari, dirigenti e militanti leghisti, hanno pubblicato sui loro profili social una foto con Bossi, sotto l’hashtag ‘Mai mula” (‘mai mollare’, in dialetto lombardo, slogan storico dei roventi anni bossiani). Tra questi i sottosegretari Guido Guidesi e Stefano Candiani, e l’altro fondatore del Carroccio, Roberto Maroni, il primo a incoraggiare con un messaggio di sostegno l’amico, “vecchio leone”, poco dopo la diffusione della notizia del suo ricovero. Radio Padania, ora attiva solo sul web, ha trasmesso da ieri sera con cadenza regolare aggiornamenti sullo stato di salute di Bossi, che, nella notte tra il 10 e l’11 marzo del 2004, fu colpito da un ictus.

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“Ho mandato a Bossi un saluto affettuosissimo anche oggi. Prima di venire qui in auto ho sentito il figlio di Umberto che mi ha rassicurato sulle condizioni di salute del padre”, ha detto Silvio Berlusconi. “Io e Bossi siamo legati da un rapporto di amicizia molto profondo. Ma soprattutto Umberto ha una cosa che agli altri politici manca, e’ una persona davvero leale”, ha sottolineato il Cavaliere. “Posso dire che sta meglio sicuramente e’ scongiurato quello che si temeva, cioe’ che potesse essere un’emorragia cerebrale. Ho incontrato moglie e figli, mi sembrano sereni. Non c’e’ stato nessun danno neurologico”, ha tranquillizzato il governatore lombardo Attilio Fontana che ieri sera si era recato subito in ospedale a Varese, la sua citta’.

Nei corridoi di via Bellerio, qualcuno ha storto il naso davanti agli scarni “auguri di pronta guarigione” inviati ieri con una nota da Matteo Salvini. Ma la verita’ e’ che il segretario leghista, ieri sera impegnato nel Cdm sulle bozze di intesa sull’autonomia, e’ rimasto fortemente scosso dalla notizia del malore di Bossi, anche perche’ in un primo momento il timore di tutti e’ che si trattasse di un episodio simile a quello di 15 anni fa. In molti ora ricordano che martedi’ il ‘capitano’, durante la riunione dei gruppi della Lega, a Montecitorio, ha reso un tributo pubblico a Bossi, ricordando, tra gli applausi, a tutti i parlamentari presenti che nessuno di loro sarebbe stato li’ senza Umberto Bossi, facendo commuovere l’anziano fondatore.

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