Scontro tra tre treni della metropolitana, in 7 in ospedale

14 gennaio 2020

Panico, la fuga dei passeggeri a piedi dai treni, la macchina dei soccorsi che si attrezza veloce, l’inchiesta e le inevitabili polemiche. E’ un bilancio per fortuna non drammatico quello dell’incidente ferroviario sulla linea 1 della metropolitana di Napoli. Uno scontro fra treni, uno con passeggeri e l’altro vuoto, e un terzo convoglio che resta coinvolto. L’impatto e’ avvenuto intorno alle 7 tra le stazioni nei quartieri di Chiaiano e Piscinola, all’altezza della strettoia dopo la fermata di Piscinola. Alle 13 sono 9 in tutto i feriti, i tre macchinisti e 6 passeggeri; 7 le persone portate in ospedale con politraumi mentre le altre due sono state medicate sul posto. Un macchinista, G.C., arriva in codice rosso al Cardarelli, dove e’ ricoverato in osservazione per un trauma da schiacciamento chiuso al torace. I rilievi dei carabinieri, coordinati dal pm Michele Caroppoli e dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, iniziano presto; la circolazione della linea 1 e’ sospesa fino al dissequestro del materiale rotabile e lo spostamento dei tre treni, uno lievemente danneggiato alle porte, un altro con gravi danni alla cabina di guida e un terzo con danneggiamenti sul laterale.

Un treno era proveniente da piazza Garibaldi e stava per fermarsi a Piscinola, mentre un convoglio vuoto usciva dal deposito e un terzo treno arrivava in stazione andando verso piazza Garibaldi. Due treni si toccano, una carrozza esce dai binari lievemente, un treno finisce frontalmente contro un altro. Il fascicolo aperto in procura per ora e’ senza indagati e con ipotesi di reato ancora da valutare, dalle lesioni colpose al disastro ferroviario, anche se questa sembra poco configurabile dato che i feriti, per fortuna, non sono in pericolo di vita. I pm dovranno verificare, anche con l’uso di immagini delle telecamere di bordo e quelle che ci sono lungo la linea ferroviaria, l’eventualita’ che il convoglio partito dal deposito non abbia rispettato un semaforo rosso. Se questa circostanza sara’ o meno confermata, occorrera’ allora comprendere se il sistema di sicurezza era funzionante. Indagine anche sui sistemi frenanti dei mezzi per comprendere se lo scontro era evitabile o se ci siano stati distrazioni.

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Una indagine complessa, per la quale dovranno essere sentiti molti testimoni, i macchinisti su tutti, che potrebbero anche essere i primi destinatari, con i vertici dell’azienda che gestisce il servizio, di eventuali avvisi di garanzia, atto dovuto soprattutto se tra i rilievi se ne dovessero eseguire alcuni irripetibili. Dalle prime indiscrezioni raccolte, proprio i sistemi frenanti sembrano essere un punto da analizzare a fondo, cosi’ come l’eventuale presenza sui binari di liquidi viscidi rilasciati da motrici. Proprio la notte scorsa, in particolare, sarebbero stati eseguiti interventi di manutenzione con una vecchia motrice a gasolio sui binari di quella linea, motrice che poi si sarebbe innestata sul binario 1 nel deposito da cui questa mattina e’ partito il treno senza passeggeri. All’ospedale Cardarelli c’e’ anche un altro macchinista che ha riportato un trauma cervicale, mentre al Cto c’e’ il terzo che ha un problema al bacino.

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