Siria in festa: Trump annuncia la fine delle sanzioni da Riad, svolta storica per Damasco

Donald Trump, Mohammed bin Salman e Ahmed al-Sharaa
In Siria oggi è scoppiata una festa che non si vedeva da anni: clacson, bandiere, cori da stadio. La notizia che ha acceso l’entusiasmo è arrivata da Riad, in Arabia Saudita, dove il presidente americano Donald Trump ha annunciato la fine delle sanzioni contro il paese mediorientale. Un annuncio che ha sorpreso molti e che potrebbe segnare una svolta storica per la Siria, provata da oltre un decennio di guerra e isolamento internazionale.
Trump, davanti a una platea di leader aziendali e membri della famiglia reale saudita, ha dichiarato: “Ordinerò la cessazione delle sanzioni contro la Siria per darle una possibilità di grandezza”. Ha aggiunto che, dopo tanta sofferenza, ora il paese ha un nuovo governo che potrebbe finalmente portare stabilità e pace. “Questo è ciò che vogliamo vedere in Siria”, ha sottolineato, tra gli applausi.
Il riferimento è al nuovo corso guidato da Ahmed al-Sharaa, diventato presidente dopo la cacciata dell’ex dittatore siriano. Al-Sharaa, sostenuto da una coalizione di forze rivoluzionarie, ha promesso riforme e apertura verso la comunità internazionale. Da quando ha preso il potere, il clima nel paese sembra cambiato: si respira speranza, anche se le ferite della guerra sono ancora ben visibili.
A Riad, Trump e al-Sharaa si sono incontrati per la prima volta. Un faccia a faccia informale ma denso di significato, durato circa mezz’ora. Durante il colloquio, Trump avrebbe chiesto al leader siriano di aderire agli Accordi di Abramo, il patto che punta a normalizzare le relazioni tra Israele e vari paesi arabi. Un passo che, se compiuto, sarebbe davvero rivoluzionario per la Siria e per l’intera regione.
L’annuncio di Trump ha avuto un’eco immediata non solo in Siria, ma anche tra i suoi alleati regionali. Il presidente turco Erdogan e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman hanno accolto con favore la decisione americana, definendola “storica” e sottolineando le nuove opportunità economiche che si aprono per la Siria. Anche il ministro degli Esteri siriano ha parlato di “un punto di svolta fondamentale” per il paese, che ora guarda al futuro con più fiducia.
Naturalmente, restano molte incognite: la Siria dovrà dimostrare di saper gestire la transizione, mantenere la pace e ricostruire un tessuto sociale ed economico devastato. Ma per la prima volta dopo tanto tempo, nelle strade di Damasco e di molte altre città siriane si torna a sperare. La fine delle sanzioni potrebbe davvero essere l’inizio di una nuova era.