Tangenti, Helg ascoltato in carcere dal Gip. “Ho agito da solo”

Tangenti, Helg ascoltato in carcere dal Gip. “Ho agito da solo”
5 marzo 2015

E’ durato tre ore circa l’interrogatorio in carcere del presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, arrestato per avere intascato una tangente da 100 mila euro. L’indagato, detenuto nel carcere Pagliarelli, ha risposto alle domande del gip Angela Gerardi, che dovra’ convalidare o meno il provvedimento di fermo. Il gip per la convalida ha tempo fino a domani. Nel corso dell’interrogatorio, i sostituti procuratori Ferrari e Battinieri hanno contestato a Helg tutti gli elementi a loro disposizione, compresi sms e tabulati telefonici che dimostrerebbero “triangolazioni” di contatti fra l’imprenditore sottoposto all’estorsione, il pasticcere Santi Palazzolo, l’ormai ex presidente di Confcommercio e altri dirigenti della Gesap, la societa’ per i servizi aeroportuali dello scalo di Punta Raisi, di cui Helg era vicepresidente.

IL SOSPETTO Il sospetto degli inquirenti e’ che l’indagato, che risponde di estorsione, abbia avuto dei complici: interrogato, lui avrebbe pero’ confermato di avere agito da solo, escludendo che vi fossero altri partecipi del tentativo (poi consumatosi) di ottenere soldi da Palazzolo, in vista del rinnovo dell’affitto dello spazio per il bar-pasticceria dell’aeroporto Falcone-Borsellino. La richiesta di denaro e’ stata denunciata dallo stesso imprenditore, che ha collaborato con i carabinieri, registrando la conversazione in cui Helg gli chiedeva il denaro, e con il pool coordinato dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal procuratore capo, Francesco Lo Voi.

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LA MOGLIE Intanto, arrivano le prime parole della moglie dell’imprenditore Palazzolo: “L’abbiamo fatto per i nostri cinque figli, per dare l’esempio”.  E cosi’ si schiera con orgoglio al fianco del marito che ha denunciato. “Questo gesto – aggiunge la donna – deve servire per tutte le persone che hanno passato questa esperienza. Bisogna credere nella giustizia”. Intanto, la pasticceria di Cinisi, e’ divenuta meta di centinaia di persone che hanno apprezzato il gesto di legalità”.

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