Turchia lascia la convenzione di Istanbul contro violenza donne

Turchia lascia la convenzione di Istanbul contro violenza donne
20 marzo 2021

La Turchia ha abbandonato la Convenzione di Istanbul, firmata nel 2011 proprio nella città turca, il cui obiettivo è proteggere le donne dalla violenza e combattere la violenza domestica. La decisione è in un decreto della Presidenza turca pubblicato stamattina sulla Gazzetta Ufficiale. La notizia solleva forti preoccupazioni, soprattutto tra le esponenti del movimento femminista turco. Tenendo conto che nel 2019 si sono registrati 474 femminicidi nel Paese della Mezzaluna, rispetto ai 440 del 2018 e ai 180 del 2010.

E subito è esplosa la protesta. Donne in piazza in diverse città della Turchia contro la decisione del governo di abbandonare la Convenzione di Istanbul. Una decisione che la scrittrice Elif Safak ha bollato come “una dichiarazione di guerra alle donne”, in un Paese che “ogni giorno” registra tre femminicidi. E le donne sono subito scese in piazza, stando alle immagini diffuse sui loro canali social dalle attiviste della piattaforma “We Will End Feminicide”, che hanno promosso la protesta in diverse città, a partire proprio da Istanbul, sotto lo slogan “Ritira la decisione, rispetta la Convenzione”.

“In un paese dove ogni giorno vengono uccise tre donne, (la Convenzione di Istanbul) era la nostra unica speranza – ha scritto su Twitter Elif Shafak – abbandonandola, il governo turco sfida lo stato di diritto, i diritti umani, uguaglianza di genere e dichiara guerra alle donne”. Sono arrivate anche le prime reazioni. Il segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric, ha definito “una notizia devastante” il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul. Una decisione che segna “un’enorme battuta di arresto” per le iniziative internazionali a tutela di donne e ragazze dalla violenza “che affrontano ogni giorno nelle nostre società”, “tanto più deplorevole perché compromette la protezione delle donne in Turchia, in tutta Europa e oltre”, ha rimarcato oggi Buric.

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