Ue-Cina, raggiunta intesa di principio su accordo per gli investimenti. Italia assente

Ue-Cina, raggiunta intesa di principio su accordo per gli investimenti. Italia assente
Ursula von der Leyen, Angela Merkel e Emmanuel Macron
30 dicembre 2020

L’Ue e la Cina hanno concluso oggi, durante una videoconferenza dei leader delle due parti, un’intesa di principio sul “Comprehensive Investment Agreement” (Cai), un Accordo generale sugli investimenti fra le due economie, concludendo così un negoziato bilaterale che era cominciato nel 2014. L’Accordo dovrà essere ora adottato e ratificato dalle parti. Alla videoconferenza hanno partecipato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente cinese Xi Jinping, ma alla discussione si sono aggiunti anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la presidenza semestrale di turno tedesca del Consiglio Ue, e il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo una nota del Consiglio europeo, questo insolito formato (raramente la presidenza semestrale di turno è invitata a questo tipo di vertici, e il presidente francese non avrebbe alcun titolo per parteciparvi più di altri capi di Stato e di governo dell’Ue) è stato previsto come “follow up” dell’incontro fra Macron e il presidente Xi Jinping a Parigi nel marzo 2019, a cui furono invitati anche la Merkel e l’allora presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.

L’incontro di Parigi rilanciò i rapporti Ue-Cina nel segno della difesa del multilateralismo (allora sotto attacco da parte dell’Amministrazione Trump negli Usa) e dell’impegno contro il cambiamento climatico. Un nuovo impulso alle trattative sull’accordo per gli investimenti era venuto poi dal 22esimo vertice Ue-Cina del 22 giugno 2020 e dalla successiva videoconferenza dei leader del 14 settembre (in sostituzione di un vertice fisico inizialmente previsto a Lipsia e poi annullato causa Covid-19). Nei colloqui di settembre le due parti avevano riaffermato il loro obiettivo di colmare le lacune rimanenti per completare i negoziati entro la fine dell’anno, un impegno di massima che era già stato preso al vertice Ue-Cina dell’aprile 2019, e che è stato rispettato con la decisione di oggi. La riunione dei leader di questo pomeriggio “si è concentrata in particolare sui progressi compiuti per l’accordo generale sugli investimenti”, riferisce la nota del Consiglio europeo, annunciando che “a seguito di intense trattative condotte dalla Commissione europea a nome dell’Ue, l’Unione e la Cina hanno concluso in linea di principio i negoziati”.

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La nota sottolinea che i partecipanti alla videoconferenza “hanno accolto con favore il ruolo attivo della Presidenza tedesca di turno del Consiglio Ue, e segnatamente della Cancelliera Angela Merkel, che ha posto un’enfasi particolare sulle relazioni Ue-Cina e ha pienamente sostenuto i negoziati” fra le due parti. Questo accordo è “di grande importanza economica” secondo la nota del Consiglio europeo, che rileva come “una volta in vigore, il Cai contribuirà a riequilibrare le relazioni commerciali e di investimento tra l’Ue e la Cina”. Pechino infatti “si è impegnata a un livello senza precedenti per l’accesso degli investitori dell’Ue al suo mercato, dando così alle imprese europee certezza e prevedibilità per le loro operazioni”. L’accordo, continua la nota, “migliorerà in modo significativo la parità di condizioni (‘level playing field’, ndr) per gli investitori dell’Ue, stabilendo obblighi chiari riguardo alle imprese statali cinesi, proibendo i trasferimenti tecnologici forzati e altre pratiche distorsive” imposte finora alle imprese europee con sedi in Cina, ed “aumentando la trasparenza dei sussidi”. Ne conseguirà “un trattamento più equo per le imprese europee quando competono nel mercato cinese”.

L’accordo include anche importanti impegni in materia di ambiente e riscaldamento globale, in particolare riguardo all’attuazione efficace dell’Accordo di Parigi sul clima, e riguardo alle norme sul lavoro. La Cina si è impegnata ad attuare efficacemente le convenzioni dell’Oil (Organizzazione internazionale del Lavoro) che ha già ratificato, e a ratificare altre due convenzioni fondamentali che riguardano il lavoro forzato. Una condizione, quest’ultima, su cui l’Ue ha molto insistito. E’ previsto anche un robusto meccanismo di monitoraggio dell’applicazione dell’accordo, in cui la Commissione europea controllerà l’attuazione degli impegni presi da parte dell’Ue. Da parte europea si lavorerà ora alla conformità giuridica del testo negoziato con le norme Ue, e ad avviare le procedure per firmare, ratificare e concludere l’accordo. Le due parti puntano inoltre a concludere le altre trattative ancora in corso sulla protezione degli investimenti (un aspetto complementare che non rientra nell’accordo appena concluso) entro due anni dalla firma del Cai. L’Unione europea prevede di fare il punto sullo sviluppo generale delle relazioni Ue-Cina in tutte le loro dimensioni durante la Presidenza di turno francese del Consiglio Ue nel 2022.

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Guardando oltre l’accordo sugli investimenti, durante la videoconferenza l’Ue ha ribadito le sue aspettative di un impegno della Cina nei negoziati riguardanti i sussidi industriali in seno al Wto, l’Organizzazione mondiale del Commercio. I leader dell’Ue hanno sottolineato anche la necessità di migliorare l’accesso al mercato cinese per gli operatori europei nel settore agroalimentare e in quello digitale, e di affrontare il problema della sovraccapacità nelle industrie dell’acciaio e dell’alluminio e nel settore high tech. Sono stati poi affrontati brevemente il tema della cooperazione contro la pandemia di Covid-19, e l’iniziativa multilaterale del G20 di cancellazione del debito dei paesi più poveri, a cui l’Ue ha invitato la Cina a partecipare pienamente. Infine, i leader dell’Ue hanno ribadito le loro serie preoccupazioni per la situazione dei diritti umani in Cina e a Hong Kong. askanews

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