Via libera dal Coreper, pronto il 17mo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia

Il Comitato dei rappresentanti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper), che prepara tecnicamente le riunioni ministeriali del Consiglio, ha approvato a Bruxelles il 17mo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Il prossimo passaggio dovrebbe essere l’adozione formale del pacchetto al Consiglio Affari esteri di martedì 20 maggio. Lo hanno riferito fonti diplomatiche a Bruxelles.

A quanto si apprende, per l’approvazione delle ulteriori sanzioni mancano solo il via libera dei parlamenti nazionali di due Stati membri. Il pacchetto contiene misure ancora più dure contro la “flotta ombra” (quasi 200 navi, comprese le petroliere), che aggira le sanzioni internazionali già approvate sul petrolio e altri beni russi.

Inoltre, vengono prese di mira con nuove restrizioni commerciali una trentina di aziende aggiuntive coinvolte nell’aggiramento delle sanzioni, in particolare nel settore dei beni a duplice uso, civile e militare. Altre nuove sanzioni individuali colpiranno individui e aziende legate al complesso dell’industria militare.

Sempre a quanto si apprende a Bruxelles, nuove misure riguardano le cosiddette “sanzioni ibride”, con l’approvazione delle basi giuridiche per sanzionare i servizi aeroportuali e le navi che distruggono cavi sottomarini, i facilitatori finanziari, e i canali di propaganda. Verranno colpiti oltre 20 entità e individui aggiuntivi che diffondono disinformazione. Il pacchetto contiene poi un divieto di esportazione verso la Russia di sostanze chimiche utilizzate nella produzione di missili.

Infine, ulteriori sanzioni sono previste per le violazioni dei diritti umani (Legge Navalny) e contro 20 individui, tra giudici e pubblici ministeri, coinvolti nei processi ad Aleksej Navalny, l’oppositore politico di Putin morto in carcere il 16 febbraio 2024, e di Vladimir Kara Murza, l’attivista politico, giornalista e regista che era stato condannato a 25 anni di prigione nell’aprile 2023 per aver criticato l’invasione dell’Ucraina, e che è stato liberato nel quadro di uno scambio di prigionieri nell’agosto 2024.