World Boxing introduce il test di genere obbligatorio: esclusa Imane Khelif fino a verifica
World Boxing, la giovane federazione internazionale di pugilato riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e organizzatrice del torneo olimpico di pugilato per le Olimpiadi di Los Angeles 2028, ha annunciato una svolta importante nelle regole di partecipazione: sarà obbligatorio sottoporsi a un test genetico per la verifica del sesso biologico per poter competere.
La decisione arriva in seguito alle polemiche scatenate dalla partecipazione dell’algerina Imane Khelif, medaglia d’oro ai Giochi di Parigi 2024, la cui presenza nelle competizioni femminili è stata messa in discussione. In un comunicato ufficiale, World Boxing ha motivato la scelta con la necessità di garantire la sicurezza e il benessere di tutti gli atleti, compresa la stessa Khelif.
La federazione ha già inviato una nota alla Federazione Pugilistica Algerina, informandola che Imane Khelif non potrà partecipare alla Eindhoven Box Cup (in programma dal 5 al 10 giugno 2025) né a nessun evento World Boxing fino a quando non avrà effettuato il test genetico sul sesso.
“Secondo le nostre politiche – si legge nella lettera – se il sesso di un atleta è messo in discussione dalla sua federazione o da World Boxing, l’atleta sarà considerato non idoneo a competere fino a quando la disputa non sarà risolta”.
Le Federazioni Nazionali saranno responsabili di effettuare i test e dovranno fornire la certificazione del sesso cromosomico al momento dell’iscrizione degli atleti. In caso di mancata certificazione o di falsa dichiarazione, l’atleta sarà escluso dalle competizioni e potranno essere applicate sanzioni anche alla federazione di appartenenza.
Nel caso in cui venga rilevata la presenza del cromosoma Y in atlete iscritte nella categoria femminile, World Boxing richiederà approfondimenti specialistici, che includeranno esami genetici, profili ormonali, analisi anatomiche ed endocrine.
Il test, basato sulla reazione a catena della polimerasi (PCR), può essere eseguito tramite tampone orale, saliva o sangue, e serve a identificare il sesso cromosomico alla nascita. In presenza di cromosomi maschili, saranno attivate valutazioni cliniche da parte di specialisti indipendenti.
Con questa mossa, World Boxing si pone all’avanguardia nel regolamentare la partecipazione degli atleti in base a criteri scientifici, in un contesto sportivo sempre più attento a garantire equità e sicurezza. La vicenda di Imane Khelif, già esclusa dai Mondiali femminili 2025 in Serbia, diventa così un caso emblematico di questa nuova politica, che avrà un impatto significativo in vista delle Olimpiadi del 2028.